Nelle scorse settimane si è parlato molto dell’ingresso di BlackBerry nel mondo Android con il nuovo Priv, del design, del display, della resistenza , degli aggiornamenti, e lo abbiamo conosciuto bene grazie alla recensione completa.
Oggi vi vogliamo proporre un’analisi più dettagliata riguardo la sicurezza e la protezione della privacy, sulle quali l’azienda canadese pare aver lavorato molto (come da tradizione BlackBerry del resto). Di alcuni aspetti ve ne abbiamo già parlato (aggiornamenti mensili , le modifiche ad Android), ma molto altro è ancora da scoprire.
A questo link ad esempio trovate moltissime informazioni su ciò che rende Priv una “soluzione ideale per la privacy dei consumatori”, a partire dal sicuro processo di fabbricazione fino alla criptazione completa, con le app DTEK (di cui si è già parlato) e BBM.
Qui invece trovate una guida di ben 36 pagine che copre tutte le features legate alla sicurezza di Priv, tra cui la protezione multilivello e altri servizi che garantiscono garanzia per le imprese, come ad esempio BBM Protected, WatchDox e Enterprise Identity; trovate informazioni anche sulle modifiche legate al kernel e sul ASLR (Address Space Layout Randomization, ossia una misura di protezione contro alcuni tipi di exploit).
BlackBerry lavora duramente da questo punto di vista già da alcuni anni, arrivando ad ottenere per prima, nel 2014, una certificazione di “piena capacità operativa” sulla rete del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Come dice il direttore del reparto sicurezza software della stessa azienda, Alex Manea:
“Soprattutto lavoriamo con voi, i nostri clienti, per comprendere le vostre esigenze riguardo la privacy e la sicurezza,per fare in modo che i nostri prodotti siano quelli in cui spendere meglio i vostri soldi”
BlackBerry Priv è già disponibile all’acquisto ad un prezzo piuttosto elevato per il momento, visto che partiamo dai 788€ di Amazon: un regalo di Natale piuttosto costoso dunque, pensate di fare la pazzia? Fatecelo sapere.