Netflix ha appena annunciato di aver aggiornato i propri sistemi di codifica utilizzati per la conversione e lo streaming dei contenuti digitali per i propri clienti. La varietà di piattaforme sulle quali può essere utilizzato costringe Netflix a utilizzare metodi di compressione intelligenti a seconda del sistema su cui vengono trasmessi i contenuti multimediali.

Il nuovo aggiornamento, che non comporterà la necessità di aggiornare i client, essendo dedicato al lato server, si occuperà di ottimizzare l’efficienza della compressione, mantenendo immutata la qualità dei contenuti. In particolare per i dispositivi Android verrà utilizzato il codec VP9 con una ottimizzazione che verrà applicata in maniera differente sulle diverse parti del video, con spezzoni di durata variabile tra 1 e tre minuti.

In questo modo, secondo Netflix, sarà possibile ottenere video della stessa qualità con un bitrate inferiore del 36%. In termini pratici significa che verranno consumati meno dati per scaricare gli stessi filmati e la loro occupazione nella memoria interna, visto che è ora possibile visualizzare una parte dei contenuti anche offline, risulterà meno impegnativa.

Le nuove modalità di codifica verranno applicate inizialmente proprio ai contenuti scaricabili mentre in un secondo momento saranno utilizzati anche per gli altri contenuti della piattaforma Netflix.