I siti Torrent in tutto il mondo sono stati combattuti con fermezza dalle autorità, specialmente nell’ultimo anno, quando molti sono stati chiusi o oscurati per il pubblico.

Molti “pirati“, pertanto, sono stati costretti a cercare un’alternativa per distribuire i propri contenuti e Google Drive è una delle piattaforme maggiormente utilizzate.

Stando a quanto riportato da Gadgets360, infatti, Google ha oltre 4.700 richieste per contenuti pubblicati su Drive da controllare relative al solo mese di agosto.

Non è migliore la situazione di YouTube, piattaforma utilizzata dai pirati per caricare video e linkarli via Google Drive, rendendo molto difficile (se non impossibile) al colosso di Mountain View la loro scoperta e rimozione.

Il problema della pirateria affligge anche altri servizi cloud, come OneDrive e Mega, seppur con meno segnalazioni di violazioni (lo scorso mese una dozzina per il primo e un centinaio per il secondo).

Sempre stando a Gadgets360, anche Google Maps è un servizio utilizzato dai pirati per ospitare questi collegamenti, in quanto i contenuti degli utenti inviati a My Maps non sono moderati e sono pertanto liberi di nascondere tali informazioni ovunque.

Ovviamente Google ha promesso che darà battaglia ai pirati.