Sembra che le nuove battaglie tra i produttori siano destinate a essere combattute a suon di intelligenze artificiali. Ha iniziato Apple con Siri, ma la concorrenza non si è certamente fatta pregare: Google, Microsoft, Facebook e ora anche parecchi produttori di smartphone, Samsung, Huawei e Xiaomi, hanno sviluppato o stanno sviluppando i loro assistenti personali, che caratterizzeranno gli smartphone del futuro, come ha ricordato pochi giorni fa Richard Yu, CEO della divisione Consumer di Huawei.

I due assistenti virtuali che stanno primeggiando sono senza dubbio Siri, da tempo presente nei dispositivi iOS, e Google Assistant, presentato solo pochi mesi fa e che, dopo una anteprima su Google Allo, ha debuttato su Google Pixel e Google Pixel XL. Era dunque inevitabile mettere a confronto i due assistenti per capire i punti di forza di ognuno e stabilire quale sia, allo stato attuale dell’evoluzione, il migliore.

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Google Assistant sembra ricordare meglio le cose, come i gusti dell’utente mentre Siri sembra scordarle rapidamente. L’assistente di Apple si riprende subito nel secondo round, dove mostra una migliore integrazione con le app di terze parti, dall’alto dei suoi cinque anni di esperienza. Google Assistant torna subito in vantaggio nel terzo round dove si dimostra più portato per un dialogo colloquiale.

Nei test successivi entrambi gli assistenti virtuali sembrano rispondere senza indugi ai vari quesiti posti, anche a quelli relativi al miglior assistente virtuale. Google Assistant si mostra più capace quando si tratta di contestualizzare le domande: dopo aver chiesto il nome del Presidente degli Stati Uniti, domanda alla quale entrambi hanno risposto correttamente, alla domanda “quanto è alto” solo l’assistente di Google ha capito a chi era riferita la domanda, mentre Siri non ha saputo comprendere il quesito è si è arenato.

Un breve riepilogo delle varie funzionalità evidenzia la maggior prontezza di Google Assistant nei giochi di parole, nella forma del linguaggio e nella comprensione delle domande, mentre Siri offre maggiori integrazioni con le app di terze parti. Sulla base di questi risultati i colleghi di PhoneArena hanno assegnato la vittoria a Google Assistant e non possiamo che trovarci d’accordo, anche se l’assistente di Apple si è dimostrato maggiormente integrato nell’ecosistema delle applicazioni presenti nel dispositivo.

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Da questo punto di vista si fanno sentire i cinque anni che separano le due intelligenze artificiali che hanno permesso a Siri di adattarsi meglio. Google Assistant dal canto suo sembra a proprio agio con le conversazioni informali e permette di avere un’interazione più “umana” con il proprio smartphone.

Siete d’accordo con questo giudizio, alla luce dei test effettuati e delle vostre esperienze personali o pensate che il risultato non sia corretto? fatevi sentire nel box dei commenti.