A due anni di distanza dalla comparativa, che metteva a confronto la politica di aggiornamenti di Android e iOS, torniamo sull’argomento con un paio di major release sulle spalle e nuovi dati su cui riflettere. Google promette da tempo due anni di aggiornamenti, con la situazione che si sta evolvendo con Pixel 2, che dovrebbe avere 3 anni di supporto, e Project Treble, che dovrebbe facilitare gli aggiornamenti.

Va premesso che comparare la politica di aggiornamenti di iOS e Android (relativo solo ai dispositivi Nexus e Pixel) non è facile per la diversa composizione dei sistemi. Mentre iOS non offre la possibilità di aggiornare indipendentemente le applicazioni di sistema, costringendo gli utenti ad aspettare gli aggiornamenti, quantomeno quelli intermedi, Android è più modulare e consente di avere le versioni più recenti di molte app di sistema anche con versioni relativamente obsolete del sistema operativo.

Inoltre iOS ha la tendenza a perdere per strada alcuni pezzi, limitando le novità solo ai dispositivi più recenti, strategia che Android sta adottando solo dal lancio di Google Pixel. In ogni caso la tendenza sembra positiva, con un incremento di circa tre mesi nel supporto di Android, anche se iOS sotto questo punto di vista ha fatto decisamente meglio.

Basti pensare che sono solo tre i gruppi di smartphone che ricevono ufficialmente Oreo (Nexus 5X/6P, Pixel e Pixel 2), mente la versione più recente di iOS e disponibile per sei dispositivi. Ovviamente si tratta dei casi migliori, visto che le cose peggiorano decisamente quando andiamo a guardare i dati dei produttori di terze parti, che abbandonano molto prima il supporto ai propri dispositivi.

L’unica compagnia che si distingue, da questo punto di vista, sembra essere Xiaomi, che offre la più recente versione della propria interfaccia anche a dispositivi di 4 o 5 anni fa, pur non effettuando l’aggiornamento alla più recente versione del sistema operativo. Non per niente Xiaomi è chiamata la Apple d’oriente, e lo stesso lei Jun ha più volte ammesso di ispirarsi alla società di Cupertino per alcune decisioni.