Da tempo Google Foto non è più una semplice app per archiviare e conservare immagini e ricordi. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale e l’integrazione di Gemini, l’app si è trasformata in un vero e proprio strumento creativo, capace non solo di organizzare e classificare gli scatti, ma anche di modificarli in modo automatico e personalizzato, intervenendo sulle foto tramite l’editing conversazionale e sui video tramite Veo 3.
Proprio in questa prospettiva, Google ha mostrato alcune delle potenzialità dell’editing conversazionale integrato nell’applicazione, per ora disponibile per gli utenti Android negli Stati Uniti. Questo sistema permette di rendere le operazioni di fotoritocco ancora più accessibili, anche a chi non ha alcuna esperienza con gli strumenti tradizionali.
10 esempi di prompt da utilizzare in Google Foto
Basta aprire una foto, toccare l’opzione “Aiutami a modificare” e descrivere a parole cosa si vuole ottenere. L’intelligenza artificiale interpreta la richiesta e applica automaticamente le modifiche. Ecco alcuni esempi di prompt che è possibile utilizzare in Google Foto:
- Rimuovi il riflesso sulla finestra
- Cancella la recinzione e il testo in basso, allarga l’inquadratura e rendi l’immagine più nitida
- Aggiungi un’illuminazione da studio per farmi risaltare
- Espandi la composizione e migliora l’immagine
- Riprogetta questa stanza aggiungendo una libreria e delle luci
- Riempi il prato con dei bellissimi girasoli
- Aggiungi un simpatico costume da zucca al mio cane
- Ripristina questa vecchia foto e rendila più nitida
- Raddrizza la foto, correggi le ombre e rendi il prato più verde
- Fai sembrare che il mio cane stia sciando sulla Luna e aggiungi un’astronave sul suolo per aiutarlo a tornare a casa
Gli esempi mostrano la versatilità dello strumento, che può essere utilizzato per rimuovere riflessi da una finestra, cancellare elementi di disturbo come recinzioni o scritte, aggiungere effetti di luce professionale a un selfie, o persino espandere l’inquadratura di una foto troppo stretta. L’utente può semplicemente scrivere una frase come “rimuovi il riflesso sul vetro” o “aggiungi illuminazione da studio per far risaltare il soggetto” e l’applicazione si occupa del resto.




















Questa funzionalità non è solo utile, ma anche creativa. Con un prompt come “riempi l’erba con girasoli colorati”, infatti, si può trasformare uno scenario ordinario in una scena brillante e originale. Si può anche chiedere all’app di immaginare l’arredamento di una stanza con una libreria e delle luci. Oppure si possono richiedere modifiche più surreali, come mettere un costume di zucca al proprio cane o farlo sciare sulla Luna con tanto di navicella nello sfondo.
Una delle funzionalità più interessanti riguarda la gestione di foto vecchie o rovinate. Invece di affidarsi a strumenti complessi o a professionisti del restauro, è sufficiente chiedere a Google Foto di migliorare nitidezza e illuminazione per ridare vita a un’immagine ingiallita o sbiadita. Inoltre, è possibile combinare più modifiche in un unico prompt con l’app che può raddrizzare un’inquadratura, regolare le ombre e rendere il prato più verde, tutto in un solo passaggio, senza dover agire manualmente su ogni parametro.