Google ha finalmente rilasciato Android 15 su tutti i Pixel supportati (da Pixel 6 in avanti), portando sui suoi dispositivi tantissime novità, alcune esclusive e parte dei Feature Drop che caratterizzano la Pixel Experience, altre parte intrinseca del sistema operativo, rilasciato nella sua versione AOSP già lo scorso 3 settembre.

Tra le nuove funzionalità a livello di sistema, troviamo la archiviazione delle app, qualcosa che va oltre la possibilità di archiviazione automatica che Google concede già da tempo attraverso il Google Play Store e che permette a un utente di archiviare un’app poco utilizzata senza perderne i dati. Scopriamo come funziona e le differenze con la versione integrata nello store delle app ufficiale per i dispositivi Android.

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Android 15 offre la possibilità di archiviare le app a livello di sistema

Spazio privato e la possibilità di creare coppie di app sono solo due delle tantissime nuove funzionalità che sono state introdotte sui Pixel con l’aggiornamento ad Android 15 e con il rilascio del Pixel Drop di ottobre 2024.

Un’altra funzionalità molto interessante, al debutto con Android 15, consente di ottimizzare le risorse di un dispositivo Android: parliamo della possibilità di archiviare un’app a livello di sistema.

Si tratta di qualcosa che va oltre la possibilità di archiviazione automatica presente all’interno del Google Play Store: l’archiviazione delle app di sistema, infatti, permette a un utente di archiviare un’app poco utilizzata senza perderne i dati, risparmiando comunque la maggior parte dello spazio e le risorse a cui, di norma, attinge l’applicazione.

Come sfruttare la funzionalità “Archivia app” di Android 15

Per sfruttare questa nuova funzionalità, basta accedere alla schermata delle informazioni di un’app (nel nostro caso specifico abbiamo scelto Shazam) e selezionare il nuovo pulsante “Archivia” che sostituisce “Apri” (ora spostato in alto a destra) accanto a “Disinstalla” e “Forza interruzione“.

Android 15 - Archiviazione delle app

Una volta che l’app viene archiviata, la sua icona sulla schermata iniziale o nel cassetto delle app diviene scura e nascosta dietro un’icona con una nuvola e una freccia verso il basso; per ripristinarla, basterà premere l’icona e lo smartphone scaricherà il contenuto necessario per ripristinarla. Va sottolineato che, per ripristinare un’app archiviata, è necessaria una connessione di rete.

Android 15 DP2 - App archiviata

Cosa cambia dall’archiviazione delle app del Google Play Store?

Per spiegare bene cosa cambia tra le due versioni della funzionalità, occorre fare una piccola premessa. Quando gli sviluppatori caricano un “Android App Bundle” sul Google Play Store, la Play Console si occupa di generare automaticamente un pacchetto APK “base”, gli APK “split” e gli APK multipli necessari per tutte le configurazioni supportate dall’app.

Oltre a questi, viene generato un APK “archiviabile” aggiuntivo, una versione ridotta (è quasi vuoto) dell’APK “base” che lo sostituirà quando lo store decide di archiviare un’applicazione. Per facilitare le cose agli sviluppatori, Google ha deciso che l’archiviazione automatica del Play Store funzioni esclusivamente con le app distribuite nel formato Android App Bundle.

La versione di sistema dell’archiviazione delle app, invece, va a eliminare completamente i file di installazione dell’app ma continua a “trattare” l’app come se essa fosse installata sul dispositivo, conservandone una copia dell’icona (resa più scura da un filtro per chiarire che non sia un’app utilizzabile come le altre).

Google Play Store - Archiviazione automatica delle app

Un’altra differenza risiede nel fatto che la funzionalità di archiviazione delle app a livello di sistema di Android 15 funziona con tutte le app Android distribuite come APK (e non solo con gli Android App Bundle). Essa può essere vista come un’aggiunta fatta da Google al sistema operativo Android per incoraggiare gli app store di terze parti a supportare tale funzionalità.

Inoltre, c’è da dire che quella del Play Store è una funzionalità di archiviazione automatica delle app che interviene sulle app usate di rado ma solo quando un utente sta esaurendo lo spazio di archiviazione. L’archiviazione delle app di sistema, invece, può essere sfruttata manualmente dall’utente in qualsiasi momento.