L’applicazione Google Wallet per Wear OS potrebbe presto richiedere l’immissione del codice PIN prima di consentire le transazioni tap-to-pay.

Almeno ciò è quanto sembra emergere da alcune segnalazioni su Reddit, stando alle quali gli utenti Wear OS dovrebbero inserire il codice per autorizzare ogni singolo pagamento mentre in precedenza potevano sfruttare Google Wallet in modo decisamente più immediato, limitandosi ad aprire l’applicazione sullo smartwatch e ad effettuare un singolo tap.

Una novità di Google Wallet su Wear OS

Al momento non è chiaro quanto diffusa sia questa novità ed è probabilmente ancora soltanto in fase di test con una ristretta cerchia di utenti, sebbene non sia possibile escludere che si tratti di un mero bug dell’applicazione.

Nel caso si trattase di una modifica voluta (è questa, del resto, l’ipotesi più probabile), alla sua base vi sarebbe senza dubbio la volontà di Google di garantire agli utenti un livello più elevato di sicurezza. C’è da considerare che uno dei vantaggi degli smartwatch è quello di averli sempre con sé e poter fare un pagamento con un semplice tocco è certamente una cosa piacevole ma, forse, il team di Google Wallet non si fida troppo della sicurezza garantita da Wear OS.

Ricordiamo che nei giorni scorsi è stata apportata un’importante novità per i pagamenti con Google Wallet attraverso i dispositivi Android (la verifica dell’identità) mentre alla fine di marzo è stato implementato l’obbligo di sblocco del device prima di effettuare un pagamento.

Con riferimento alla verifica dell’identità, nel sito dedicato al supporto non si fa riferimento al form factor del device e, pertanto, nella novità potrebbero essere inclusi anche gli smartwatch.

Solo che digitare un PIN sul piccolo display di un orologio non è così comodo come farlo sul telefono (ove è anche possibile usare l’impronta digitale). In sostanza, il rischio è che Google Wallet su Wear OS veda ridursi in modo considerevole la platea di utenti.

AGGIORNAMENTO: il team di Google ha confermato che si tratta di un bug, aggiungendo per gli utenti Wear OS che lo hanno riscontrato (dovrebbero essere pochi) che gli sviluppatori sono già al lavoro per trovare una soluzione.