Alcune app e servizi Google stanno accogliendo interessanti novità in queste ore: le reazioni stanno arrivando in modo più ampio su Gmail, sia sulla versione web sia sull’app per Android, ma anche su Google Fogli; in più Google Meet sta ricevendo il supporto alle videochiamate di gruppo a risoluzione 1080p, e la ricerca Google inizia a sperimentare nuovi modi per sfruttare l’intelligenza artificiale generativa con immagini e bozze. Procediamo con ordine e andiamo a scoprire tutto.

Le reazioni si allargano: in rollout su Gmail e su Google Fogli

In queste settimane vi stiamo parlando dell’arrivo delle reazioni su Gmail, in distribuzione sia per la versione web della posta elettronica sia sull’app per Android. A quanto pare il rollout si è allargato ulteriormente e sta coinvolgendo sempre più utenti, anche se non ancora in modo massiccio. Le nuove reazioni con emoji costituiscono un modo semplice e immediato per “rispondere” o fornire un feedback a una e-mail, magari quando non si ha tempo di scrivere una normale risposta.

A partire da questo mese, come specificato da Google, coloro che possiedono un account Gmail personale inizieranno a veder apparire l’icona di una emoji sorridente sotto i messaggi, sia sui dispositivi mobili sia su desktop. Basta cliccarci sopra per andare a selezionare una faccina specifica all’interno del menu, ma ci si può anche aggregare a emoji già inviate da qualcun altro nel caso di più destinatari.

Se ancora non vi sono arrivate non disperatevi: sono in distribuzione in questi giorni e potrebbero arrivare da un momento all’altro. Potete verificare di avere l’ultima versione di Gmail per Android seguendo il badge qui in basso.

Le reazioni arrivano anche su Google Fogli, come metodo “alternativo” per lasciare un commento all’interno dei documenti. In base a quanto riportato da Google, questa nuova funzionalità consentirà di esprimere in modo rapido e creativo le opinioni sui contenuti del foglio di calcolo. Per aggiungere una reazione basta passare il mouse sul commento a cui si vuole reagire e fare clic sull’apposito comando, che consente poi di scegliere per la faccina più adatta (anche tramite ricerca testuale). Questo viene concesso, ovviamente, solo se avete il permesso di commentare o modificare il documento.

Questa novità per Google Fogli inizierà a farsi vedere nei prossimi giorni.

Google Meet accoglie le videochiamate di gruppo a 1080p

Google sta poi abilitando la possibilità di trasmettere in streaming a 1080p durante le videochiamate di gruppo di Meet, ma la cosa riguarda per il momento soltanto gli account Workspace e non quelli personali. Questo miglioramento della qualità ha debuttato qualche mese fa, ma soltanto nelle sessioni individuali: ora si sta allargando alle chiamate di gruppo sul web con tre o più partecipanti.

Per poter sfruttare questa nuova funzionalità, gli utenti possessori di webcam compatibili con il Full-HD (o risoluzione superiore) dovranno accettare quanto apparirà sullo schermo nella schermata di partecipazione alla videochiamata. Se tutto funzionerà correttamente, apparirà un’icona “1080p” nell’angolo superiore destro durante la sessione, e gli altri partecipanti potranno vedere uno streaming di qualità maggiore (a patto di utilizzare uno schermo adatto). Nel caso in cui la connessione non dovesse essere sufficiente per il 1080p, sarà Google Meet a regolare la qualità in modo automatico.

La novità è disponibile per gli account Workspace, almeno per il momento. Vedremo se Google amplierà questa funzione successivamente.

La ricerca generativa di Google può creare immagini e bozze

Google sta puntando sempre di più sull’intelligenza artificiale, e non è la sola. In queste ore la casa di Mountain View ha annunciato l’arrivo di una nuova funzione che consente di sfruttare l’IA generativa per creare immagini all’interno della ricerca Google. State cercando un’immagine con un soggetto specifico, ma proprio non riuscite a trovare qualcosa di adatto? A partire da oggi, parte la sperimentazione riguardante la creazione di immagini attraverso la ricerca generativa di Google (SGE).

Big G fa un simpatico esempio, parlando della creazione di un biglietto per un amico che ama cucinare e adora i capibara: con questa novità sarebbe sufficiente cercare qualcosa come “Disegna un’immagine di un capibara che indossa un cappello da chef e prepara la colazione” per far sì che l’IA fornisca fino a quattro immagini corrispondenti. Premendo su una di queste sarà poi possibile aggiungere ulteriori dettagli personalizzati andando a modificare la descrizione, come potete vedere nell’immagine qui sopra.

Una funzione simile è in distribuzione direttamente all’interno della sezione Immagini della ricerca Google: basta cliccarci sopra per un aiuto nella ricerca (o meglio, nella creazione) di immagini specifiche. Il tutto con responsabilità: Google fa sapere di aver implementato misure di protezione per bloccare la creazione di immagini che vanno contro le politiche di utilizzo, e che ciascuna immagine dispone di una filigrana incorporata per indicare lo zampino dell’intelligenza artificiale. Questa novità è per il momento confinata agli Stati Uniti ed è in fase di sperimentazione, quindi non potete aspettarvi di trovarla nella vostra ricerca Google.

La casa di Mountain View sta anche introducendo le bozze scritte con SGE (Search Generative Experience) all’interno della ricerca. Potrebbe infatti capitare di dover redigere un testo durante una serie di ricerche su un argomento, magari durante la ricerca di idee per migliorare l’arredamento di casa o per fare qualche modifica.

Google cita un esempio al riguardo: SGE può in questo caso intervenire per scrivere una nota per chiedere un preventivo per trasformare il garage in un ufficio domestico. Quanto redatto dall’IA potrà poi essere rapidamente esportato su Gmail, Documenti o altrove. Anche in questo caso parliamo di una novità per il momento in fase di sperimentazione negli Stati Uniti.

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