Sul palco del Google I/O 2023, lo scorso 10 maggio, il colosso di Mountain View ha presentato un tris di dispositivi Android composto da Google Pixel 7a, Google Pixel Tablet e, soprattutto, Google Pixel Fold, il primo smartphone pieghevole Made by Google.
Il dispositivo, interpretabile come una sorta di primo esperimento da parte di Google nell’approccio al “nuovo” segmento, gode di specifiche da flagship e di alcuni accorgimenti su funzionalità specifiche che alzano l’asticella rispetto agli altri più recenti smartphone della gamma Pixel: uno di questi è l’audio spaziale che gode di una caratteristica unica all’interno della gamma.
L’audio spaziale di Google Pixel Fold ha una marcia in più
Il Google Pixel Fold, disponibile sul mercato da alcune settimane (non in Italia), incarna appieno la filosofia di design di Google e mette in campo tutti gli sforzi profusi dal team di sviluppo software nell’ottimizzazione del sistema operativo (con Android 12L prima e Android 13 poi) e delle applicazioni (molte app di Big G sono state ottimizzate per la fruizione attraverso dispositivi pieghevoli o dal grande schermo).
Lo smartphone, che come anticipato è un vero e proprio flagship, mette a disposizione dell’utente la migliore esperienza Android “in salsa Pixel” e, grazie al suo formato particolare, può godere di alcune chicche.
Una di queste chicche risiede nella funzionalità “Audio spaziale”, disponibile anche sui Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro, Google Pixel 7 e Pixel 7 Pro. Rispetto ai flagship canonici, che offrono la funzionalità esclusivamente tramite cuffie cablate (o tramite cuffie true wireless specifiche, tipo le Google Pixel Buds Pro), il Google Pixel Fold può sfruttare la funzionalità tramite gli speaker integrati. Per contesto, la pagina di abilitazione della funzionalità è raggiungibile tramite il percorso “Impostazioni > Suoni e vibrazione > Audio spaziale” (la seguente galleria mostra la differenza di tale pagina tra un Pixel 7 Pro e un Pixel Fold).


Perché questa caratteristica è esclusiva del Fold?
Sulla pagina del supporto Google dedicata all’audio spaziale (raggiungibile tramite questo link) è evidente come questa funzionalità sia esclusiva del Pixel Fold.
Il solito Mishaal Rahman è andato a scovare la porzione di codice che veicola l’abilitazione dell’audio spaziale tramite gli speaker, trovando conferma circa il fatto che la proprietà di sistema “persist.vendor.audio.spatializer.speaker_enabled” fosse impostata su “true” solo per Felix, nome interno con cui Big G identifica il proprio pieghevole.
Sembra quindi evidente che Google abbia modificato la configurazione dell’audio del Pixel Fold per abilitare il supporto all’audio spaziale tramite gli speaker integrati nel dispositivo, tenendo conto delle diverse angolazioni su cui vengono bloccate le cerniere.
Tra l’altro, sul Pixel Fold gli speaker sono posizionati in maniera “particolare”: considerando lo smartphone aperto, quello inferiore, sta nella metà di destra (a fianco della porta USB-C); quello superiore sta nella metà di sinistra. A smartphone chiuso, invece, sono praticamente ai due lati opposti del display.
Inoltre, pare che la stessa Google abbia fatto un minimo di confusione all’interno della pagina delle specifiche tecniche del proprio pieghevole sul Google Store (statunitense, ad esempio), segnalando che la funzionalità audio spaziale richieda un’app compatibile, contenuto supportato e l’utilizzo di cuffie (vendute separatamente), cosa non vera in base a quanto riportato poco sopra.
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