Nel settore mobile ad oggi si contrappongono solo due sistemi operativi, Android e iOS, archiviata da tempo la parentesi Windows Phone, le altre soluzioni presenti e disponibili sono riservate agli utenti smanettoni e il grande pubblico non le conosce minimamente. Entrambi i sistemi operativi in questione vantano schiere di adepti, utenti che nel corso del tempo hanno imparato a conoscere ed apprezzare ciò che i propri dispositivi offrivano loro grazie al software integrato; ci sono però anche utenti che poco o nulla sanno del funzionamento sotto il cofano del loro smartphone e sono probabilmente la fetta di utenti più grande.

Proprio a questi utenti si riferiva lo studio che abbiamo visto poco tempo fa, nel quale si analizzava la crescente migrazione di utenti dal robottino verde alla mela, gli utenti consapevoli infatti difficilmente cambiano idea sul proprio sistema operativo e spesso tentano di screditare il concorrente quanto più possibile (leggasi fanboy). La perdita di utenti Android in favore di iOS, per quanto possa sembrare strana a noi appassionati del robottino, è reale e costante ed oggi andiamo ad analizzare quelle che sono le principali motivazioni che portano a questa migrazione.

Ecco per quale motivo gli utenti abbandonano Android in favore di iOS

Prima di cominciare è bene precisare che lo studio che stiamo per analizzare, condotto da Consumer Intelligence Research Partners (CIRP), si riferisce al mercato statunitense che è per una serie di fattori e dinamiche particolarmente differente da altri, come per esempio il nostro; una delle differenze più marcate è sicuramente dovuta al fatto che negli USA gli utenti solitamente acquistano uno smartphone approfittando delle offerte dei vari operatori del settore, mentre da noi è più frequente l’acquisto del dispositivo in sé slegato dalle offerte a rate degli operatori telefonici. Questa pratica, ed è bene tenerlo a mente, rappresenta un vantaggio per iOS che vanta dispositivi che possono essere acquistati a prezzi più concorrenziali grazie a queste dinamiche.

I risultati dello studio condotto potrebbero lasciarvi leggermente basiti, noi che siamo utenti consapevoli conosciamo bene le motivazioni che potrebbero portarci ad abbandonare un sistema operativo in favore di un altro, ma quando si tratta degli utenti comuni la storia cambia. Negli USA anche le “dinamiche sociali” dovute all’utilizzo degli smartphone sono differenti dalle nostre, se infatti gli iPhone sono molto più diffusi che da noi questo non fa che accentuare le differenze legate alle applicazioni esclusive dei due sistemi, in particolare per quel che concerne iMessage e FaceTime e molti sarebbero portati a pensare che queste dinamiche siano una delle principali motivazioni di abbandono di Android.

motivazioni passaggio da Android ad iOS

Come potete notare dall’immagine qui sopra, la motivazione legata alle caratteristiche offerte dall’ecosistema del sistema operativo rappresenta solo il 6% del totale, seguita da costo del nuovo dispositivo al 15% (ricordate quanto riportato poco sopra in merito alle dinamiche di acquisto), dalle nuove funzioni offerte con il 26%, fino ad arrivare a quella che sembra essere la motivazione principale, ovvero i problemi riscontrati con il dispositivo principale Android in uso (per il 53% degli utenti).

Di seguito una breve disamina delle varie voci:

  • Precedenti problemi con il telefono: il vecchio telefono non funzionava a dovere perché obsoleto, necessitava di riparazioni o presentava qualche difetto che influiva sull’esperienza utente.
  • Nuove funzionalità del telefono: gli utenti desideravano modi più diversi per utilizzare il proprio smartphone, come una fotocamera migliore, opzioni accessorie migliorate o un’interfaccia utente più intuitiva.
  • Costo: potrebbero spendere meno su un nuovo iPhone rispetto ad uno smartphone Android comparabile.
  • Connessione alla comunità: necessità di uno smartphone che si integri con la famiglia e gli amici, incluso l’utilizzo di iMessage e FaceTime su iOS.

Come anticipato, lo studio condotto non è rappresentativo della situazione globale che vede comunque Android perdere utenti in favore della concorrenza, analisi come queste potrebbero servire a Google e ai vari produttori di smartphone Android per capire dove e come migliorare, per evitare che gli utenti possano decidere di abbandonare i loro prodotti in favore di quelli della mela, almeno per quel che concerne il mercato statunitense. Un’analisi simile andrebbe fatta per tutti quei mercati nei quali il colosso di Cupertino guadagna costantemente quote di utenti, sia chiaro che è veramente poco plausibile che un domani Android possa fare la fine di Windows Phone ma, come si suol dire, prevenire è meglio che curare.

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