Di recente in Rete si sono fatte di nuovo insistenti le indiscrezioni secondo cui Xiaomi sarebbe al lavoro su un proprio sistema operativo che dovrebbe andare a prendere il posto dell’interfaccia attualmente utilizzata, nota con il nome di MIUI: tale nuovo OS dovrebbe arrivare sul mercato con il nome di MIOS.

Nelle scorse ore è stata anche pubblicata una prima immagine di quello che potrebbe essere il logo ufficiale di MIOS (il condizionale è d’obbligo, non essendovi garanzie di attendibilità), a conferma del fatto che tale OS potrebbe essere davvero in fase di sviluppo.

Cosa sappiamo sul sistema operativo Xiaomi MIOS

C’è da precisare che le pirme indiscrezioni su MIOS hanno iniziato a circolare in Rete addirittura una decina di anni fa: era il 2013, infatti, quando sono arrivate le prime voci su un’interfaccia personalizzata del colosso cinese con questo nome.

All’epoca qualcuno ipotizzava che MIOS potesse fare il suo esordio a bordo di Xiaomi Mi 4, cosa che poi non è avvenuta, in quanto lo smartphone è stato lanciato con l’interfaccia MIUI, così come i vari modelli delle generazioni successive.

Ciò ha suggerito che il produttore avesse deciso di accantonare l’idea di puntare su questo sistema operativo o, ad ogni modo, di rinviare il momento del suo lancio.

Ebbene, a dire di qualcuno il team di Xiaomi avrebbe cambiato idea e deciso che i tempi sono ormai maturi per realizzare un sistema operativo che possa andare a prendere il posto di MIUI. E a supporto di tale teoria è stato pubblicato il seguente screenshot, relativo alla pagina dedicata alle Informazioni, secondo cui MIOS attualmente si troverebbe nella fase alpha:

Xiaomi MIOS

Solo che, a dire di Kacper Skrzypek, tale immagine è soltanto uno dei tanti fake che popolano il Web, pubblicata peraltro una prima volta alcuni mesi fa e oggetto di modifiche volte a indurre in errore chi la guarda.

In sostanza, nulla sarebbe cambiato fino ad oggi per Xiaomi, che non avrebbe pertanto deciso di abbandonare MIUI e puntare su un sistema operativo proprio che potrebbe seguire l’esempio di HarmonyOS di Huawei.

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