C’è da riconoscere a Google la capacità di trasformare le proprie idee e i propri progetti in grandi successi ma questo non significa che, come tutte le aziende, il colosso di Mountain View non possa incorrere in qualche fallimento e un esempio potrebbe essere rappresentato dalla serie Pixelbook.

Almeno ciò è quanto sembra emergere dalle ultime indiscrezioni provenienti dagli Stati Uniti, secondo le quali il team di Google avrebbe deciso di accantonare l’idea del lancio della prossima generazione di Pixelbook.

Il prossimo Google Pixelbook probabilmente non ci sarà

Pare che Google abbia preso la decisione di cancellare la prossima versione del suo laptop Pixelbook, sciogliendo il team responsabile della sua realizzazione.

A rendere ancora più curiosa tale decisione vi sarebbe il fatto che il dispositivo in questione sembra fosse in una fase di sviluppo molto avanzata (stando ai programmi dell’azienda, avrebbe dovuto fare il proprio esordio sul mercato il prossimo anno) ma alla base della scelta di abbandonare il progetto pare vi siano le nuove misure adottate da Google per ridurre i costi interni.

Ricordiamo che fino a pochi mesi fa per il team di Google la nuova generazione di Pixelbook non era in dubbio e lo stesso Rick Osterloh, capo della divisione hardware del colosso di Mountain View, ha confermato che il device sarebbe presto arrivato sul mercato.

A interferire con i progetti di Google sono stati i problemi economici che interessano tutto il settore dell’economia e le conseguenti contromisure prese dal colosso di Mountain View per razionalizzare i costi e ottimizzare il lavoro dei dipendenti.

A quanto pare, Pixelbook e il suo team sono stati “vittime” di questo processo di ridistribuzione e Google ha preferito destinare le risorse disponibili a progetti ritenuti di più elevata priorità.

A questo punto è difficile prevedere se in futuro il colosso di Mountain View possa tornare sui propri passi ma c’è anche da considerare che negli ultimi tempi il mercato dei Chromebook è cambiato e sono diversi i produttori che hanno lanciato valide soluzioni, capaci di soddisfare le varie esigenze degli utenti.

In sostanza, forse Google ritiene che un suo intervento diretto non sia più necessario, in quanto il settore dei dispositivi Chrome OS è già adeguatamente supportato.

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