Gli addetti ai lavori e gli appassionati di tecnologia in questi ultimi due anni si sono dovuti abituare a leggere report relativi ai problemi produttivi del settore dei semiconduttori, a causa dei quali un po’ tutto il mondo mobile ha sofferto.

Ebbene, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha deciso di esaminare i motivi alla base di questi problemi e ha appena pubblicato i risultati di tale studio, nel quale si parla di una “tempesta perfetta di fattori”.

Le varie ragioni dell’attuale carenza di processori

Sono diversi, infatti, gli elementi che hanno contribuito a determinare i problemi di approvvigionamento delle componenti adottate nei dispositivi tecnologici e tra di essi vi sono l’aumento della domanda di prodotti come le auto elettriche e il 5G, oltre ovviamente alla pandemia di Coronavirus.

In particolare, stando ai dati resi noti dalle oltre 150 aziende del settore che hanno deciso di aderire all’iniziativa del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, nel 2021 la domanda media di chip da parte dei consumatori è stata molto più elevata rispetto al 2019 (con aumenti fino al +17%) ma i produttori di device non hanno potuto fare affidamento su un conseguente aumento delle forniture di componenti.

Inoltre dal 2019 al 2021 l’inventario medio dei prodotti con semiconduttori è passato da 40 giorni a 5 (le scorte sono ancora minori nei settori chiave).

In sostanza, il principale collo di bottiglia su tutta la linea sembra essere rappresentato dalla capacità di produzione di wafer, che richiede una soluzione a lungo termine.

Stando a quanto emerge dalla ricerca condotta dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, sebbene la domanda giochi un ruolo importante, anche la capacità di produzione di wafer rappresenta uno dei principali motivi dell’attuale carenza.

Nel corso del 2021 i produttori di processori hanno provato ad ovviare al problema aumentando gli investimenti, creando nuove partnership e producendo i propri chip a velocità più elevate ma tali soluzioni non hanno risolto il problema della carenza e anche nei prossimi mesi il settore della tecnologia dovrà convivere con la difficoltà di reperire componenti.