Quando si tratta di farsi in casa componenti per i propri smartphone, Apple rappresenta senza dubbio l’esempio più famoso, ma, in ambito Android, Google ha fatto altrettanto con Google Tensor – cuore dei nuovi Google Pixel 6 (ecco la nostra recensione) e Google Pixel 6 Pro (ecco la nostra recensione) – e adesso anche OPPO sta facendo un percorso simile.

Appena dieci giorni addietro, durante l’Inno Day 2021, il produttore cinese ha svelato al mondo il suo processore d’immagine NPU per fotocamere denominato OPPO MariSilicon X e adesso si appresta a compiere un altro passo significativo.

Il nuovo OPPO MariSilicon XL, a quanto si apprende, dovrebbe consistere in una combinazione di NPU e ISP, dunque qualcosa di non troppo distante da ciò che a Mountain View avevano fatto con il Pixel Neural Core prima ancora di compiere il salto definitivo con Google Tensor.

OPPO promette “groundbreaking NPU for image processing“, portando come esempio la capacità di realizzare video 4K AI night. Per le novità effettive e per i miglioramenti concreti che questa soluzione porterà dovremo attendere la prima apparizione ufficiale di OPPO MariSilicon XL nella prossima generazione di smartphone Find X.

Allo stato attuale non si può far altro che attendere e sperare che OPPO riesca a migliorarsi ulteriormente dopo l’ottimo lavoro già svolto con l’attuale Find X3 Pro (ecco la nostra recensione) e non solo. La parte interessante della notizia, però, è chiaramente un’altra: scelte come quella di OPPO (e di chi l’ha preceduta) non possono che far bene alla competizione; inoltre, fanno pensare ad un futuro in cui saranno sempre meno numerosi i big del settore ad attingere alle proposte di Samsung e Qualcomm, preferendo piuttosto crearsi le proprie soluzioni ad hoc.

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