Il Governo italiano sta lavorando per garantire che entro il 2026 le aree che non saranno raggiunte dal 5G abbiano una velocità internet di almeno 150 Mbit/s in download e 50 Mbit/s in upload. Questo è l’obiettivo del piano Italia 5G che accompagna il piano Italia 1 Giga (quest’ultimo riguardante la rete fissa) e per il quale le gare d’appalto inizieranno all’inizio del 2022, stando a quanto affermato dal Ministro per la Transizione Digitale Vittorio Colao.

Lo sforzo per il piano Italia 1 Giga è senza dubbio importante ma i 2,02 miliardi stanziati dal Governo per Italia 5G dimostrano che anche l’interesse per la rete mobile è sicuramente forte e consistente. Il denaro stanziato dal governo dovrà essere ripartito sul territorio in base alla mappa creata da Infratel ovvero la società del Ministero dello Sviluppo Economico che si è occupata di mappare la copertura e la qualità delle reti 4G e 5G nel nostro Paese.

La mappa è stata pubblicata il 15 novembre e il suo scopo è quello di individuare le aree per le quali è necessario un intervento pubblico che permetta di raggiungere gli obiettivi del piano Italia 5G. La mappatura è stata possibile grazie anche al contributo degli operatori Iliad, TIM, Vodafone e WINDTRE i quali non solo hanno fornito i dati di copertura aggiornati ma hanno anche reso note a Infratel le loro previsioni di investimento e copertura per il 2026, anno entro cui il piano dovrebbe raggiungere l’obiettivo.

Italia 5G copertura rete 2026

Il report si basa su una mappatura geografica piuttosto precisa in quanto ogni “pixel” ha dimensione 100 x 100 metri, creando così un reticolo di 30 milioni di “pixel”. Sulla base di questa suddivisione si è potuta stabilire una mappa della copertura attuale e prevista dagli operatori. È quindi emerso che circa 13 mila siti unici sono sprovvisti di backhaul ovvero di una rete dati mentre è disponibile una mappa del MISE che mostra quali sono le zone che al 2026 non saranno coperte o saranno coperte da una rete con picco di velocità inferiore a 30 Mbit/s.

Il piano Italia 5G sarà in consultazione pubblica dal 15 novembre al 15 dicembre di quest’anno dopodiché il piano di intervento sarà notificato alla Commissione europea (questo piano fa parte del PNRR) e le modalità di gara di appalto seguiranno il modello a incentivo. Il Governo finanzierà parte dei lavori ma le reti saranno di proprietà degli operatori anche se Infratel potrà gestire direttamente una piccola parte dell’intervento.