Qualche ora fa Pete Lau, co-fondatore e CEO di OnePlus, ha preso la parola sul forum ufficiale della casa cinese per un annuncio molto importante: nasce OnePlus 2.0 e porterà con sé alcune novità molto significative, tra conferme nel portfolio degli smartphone e i frutti dell’avvicinamento software con OPPO.

OnePlus 2.0: la fase 2 di OnePlus

Il titolo “OnePlus 2.0 – The Next Step of Our Journey” lascia intuire la portata dei cambiamenti strategici che il brand cinese si appresta ad affrontare.

Il più importante è legato ovviamente alla maggiore integrazione con OPPO, che vede proprio in Pete Lau una figura chiave: essendo divenuto Chief Product Officer (CPO) di OPPO lo scorso giugno, Lau ha la supervisione delle strategie di prodotto di entrambi i brand, tanto per la parte hardware quanto per quella software.

Questo punto di vista privilegiato gli ha permesso – dichiara lo stesso dirigente – di capire che la stessa filosofia di prodotto (“fast and smooth, and burdenless“) è applicabile a tutte le linee di prodotti di OnePlus e OPPO, così come ad OxygenOS e ColorOS.

Con la promessa di non smarrire l’identità di OnePlus tanto apprezzata dagli utenti, è stato annunciato l’ingresso nella fase OnePlus 2.0.

OnePlus 2.0

OnePlus 2.0: come sarà organizzata la line-up

L’intervento di Pete Lau prosegue prendendo in esame la product strategy presente e futura di OnePlus. Le nuove serie di prodotti introdotte a livello regionale lo scorso anno sembrano aver restituito alla casa cinese i feedback sperati.

Per questo motivo, partendo dalla crescita e dal successo ottenuto nell’ultimo anno, OnePlus promette di continuare ad offrire un’esperienza di qualità in diverse fasce di prezzo, andando anzi a rendere i prezzi ancora più competitivi.

Al netto dei proclami di circostanza, quello che desta maggiore interesse è il proposito espresso da Pete Lau – e quindi da OnePlus – di rendere più “localized” le linee di prodotto più economiche, continuando a offrire a livello globale gli smartphone definiti “premium” e “ultra-premium”. Insomma, le serie più economiche potrebbero essere contraddistinte da una disponibilità ridotta soltanto a determinati mercati.

Nell’immagine seguente, comunque, trovate un riassunto della proposta Global di OnePlus: nella fascia dei 100-300 USD rimarrà la serie “Nord N”; salendo alla fascia di prezzo 300-500 USD troviamo i medi di gamma premium della serie Nord e i medi di gamma “entry-level” della serie Nord CE; infine, nella fascia di prezzo superiore ai 500 USD rimarranno: la serie flagship di OnePlus, quella numerata e formata dai “flagship premium e ultra-premium”; i flagship “entry-level” della serie R, di cui abbiamo visto il primo esempio qualche mese fa.

oneplus 2.0 portfolio smartphone

Fotocamere migliori e Hasselblad

Prima di arrivare alla parte più interessante dell’annuncio, va aperta una parentesi interessante sul discorso fotocamere. OnePlus ha promesso un maggiore impegno e progressi in tre aree chiave:

  • creazione di un’esperienza utente migliore
  • miglioramenti nella color performance grazie alla collaborazione con Hasselblad
  • investimenti in ricerca e sviluppo di nuove tecnologie

oneplus fotocamere hasselblad

Quale futuro per la OxygenOS: OS unificato con OPPO

Eccoci arrivati alla parte più importante dell’intervento di Pete Lau, quella che tratteggia il futuro della OxygenOS e che per la prima volta dichiara apertamente quello che tutti si aspettavano (e alcuni temevano) sin dalla fusione dei team di sviluppo di OnePlus e OPPO: i due brand avranno un OS unificato.

A livello di codice, l’integrazione è già profonda con OxygenOS 12 e ColorOS 12 con base Android 12, garantendo alla prima maggiore stabilità e aggiornamenti più tempestivi. Viene poi sottolineato un dato evidente a tutti: con l’andare del tempo, le somiglianze tra ColorOS e OxygenOS si sono già moltiplicate.

Questo nuovo passo, grazie alle maggiori risorse a disposizione e all’organizzazione più integrata, dovrebbe consentire di offrire agli utenti un’esperienza migliore. In tutto questo Gary C., attuale OxygenOS Product Lead, sarà a capo del sistema operativo unificato globale.

Quest’ultimo, destinato sia agli smartphone OnePlus che a quelli OPPO, nascerà dall’unione dei rispettivi punti di forza: la velocità e la fluidità marchi di fabbrica della OxygenOS e la stabilità e la ricchezza di funzioni della ColorOS.

Pete Lau prova poi a rassicurare quanti accoglieranno con scetticismo questa notizia promettendo di conservare anche in questa fase 2.0 la pulizia e la leggerezza tipiche dei device OnePlus, con annesso supporto allo sblocco del bootloader.

Segue poi anche una prima timeline di cui prendere nota: per quanto riguarda i OnePlus global, il sistema operativo integrato debutterà nel 2022 sui prossimi flagship; sul resto della line-up l’integrazione verrà ultimata nel 2022, congiuntamente con il prossimo major update di Android. Prossimamente verranno forniti dettagli specifici per i vari modelli.

oneplus oppo oxygenos coloros OS unificato

E voi come avete accolto questa notizia? Fatecelo sapere nei commenti.

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