In passato più volte Xiaomi ha preso spunto da Apple per introdurre delle nuove soluzioni e a breve il colosso cinese ripeterà questa sua usanza per un’altra novità: pare, infatti, che l’azienda abbia in progetto di intraprendere una battaglia contro le riparazioni non autorizzate dei propri smartphone e, a tal fine. introdurrà un apposito algoritmo capace di determinare l’originalità della batteria montata sul device.

Xiaomi prepara un’importante modifica

Così come apprendiamo da XDA Developers, nella versione 5.6.0 dell’app Mi Security (che, tra le altre cose, permette di gestire la batteria e la sua ricarica) è presente un avviso che verrà visualizzato nel momento in cui viene riscontrato l’utilizzo di una batteria non originale.

Ma Xiaomi non si limiterà a comunicare che è stata installata una batteria “non autorizzata” e a ricordare all’utente che la batteria del telefono deve “essere sostituita solo da un fornitore di servizi autorizzato”, in quanto una batteria “non autorizzata” potrebbe causare danni ma ridurrà la velocità di ricarica.

Almeno per il momento questo avviso sarà mostrato soltanto agli utenti cinesi di tre smartphone (Xiaomi Mi 9, Mi 10 e Mi 10 Pro) ma è probabile che in futuro venga ampliato anche ad altri device e mercati.

Questo è l’avviso che sarà mostrato:

Questo dispositivo era dotato di una batteria incorporata che deve essere sostituita solo da un fornitore di servizi autorizzato. La sostituzione della batteria altrove potrebbe danneggiare questo dispositivo. L’uso di batterie non autorizzate può causare rigonfiamento, surriscaldamento e perdite della batteria, inoltre può causare incendi o altri pericoli. Non utilizzare batterie non autorizzate.

Tale misura sembra studiata anche per spaventare gli utenti dall’effettuare riparazioni da terze parti e la decisione di ridurre la velocità di ricarica potrebbe effettivamente rendere più sicuri gli smartphone in caso di utilizzo di componenti di dubbia provenienza.

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