Sui nostri smartphone tendiamo a scaricare un mare di applicazione, anche se poi finiamo con l’utilizzare sempre le stesse, che sono – per dire – giusto una manciata di quelle che abbiamo installato. E guarda caso, le applicazioni che utilizzeremmo di più sono proprio quelle predefinite dei dispositivi Android e iOS.

A rivelarlo è un recente studio commissionato da Facebook sull’App Store dal quale è emerso che le applicazioni predefinite di Apple e Google dominano le categorie più popolari, rendendo di fatti alquanto difficile per gli sviluppatori di terze parti competere in quelle categorie.

Aspetti poco chiari di uno studio mai totalmente pubblicato

Nello specifico, dallo studio è emerso che delle venti applicazioni più utilizzate su iPhone, ben quindici sono di proprietà di Apple. Parallelamente, lo studio condotto dalla Comscore rivela, invece, che Google possiede dodici delle venti applicazioni Android più utilizzate.

Questi dati deriverebbero da un sondaggio che ha coinvolto quattromila utenti circa le applicazioni maggiormente utilizzate. Né Apple né Google, infatti, pubblicano i dati relativi all’utilizzo delle loro app.

Questi dati potrebbero dunque non essere del tutto attendibili, specie se considerate che i risultati dello studio non sono stati ancora pubblicati nella loro interezza e che il sondaggio sarebbe avvenuto non proprio di recente, quanto tra il mese di novembre e quello di dicembre dello scorso anno.

Dallo studio è però emerso, ad esempio, che circa settantotto milioni di utenti iPhone hanno utilizzato l’app “Calcolatrice”, un numero ben più alto degli utenti Android che utilizzato Gmail – che sappiamo essere tra le applicazioni di posta elettronica più popolari e utilizzate al mondo.

Altre applicazioni più utilizzate dagli utenti iOS includono Apple “Telefono”, Apple “Meteo”, Apple “Podcast”, Apple “Fotocamera”, Apple “Orologio”, Apple “Messaggi”, App Store, YouTube, Apple “News”, Apple “Calendario”, Facebook e altri titoli che potrete leggere nel grafico a seguire.

Apple ha dichiarato a The Verge che il sondaggio era “gravemente imperfetto in vari modi” e che i suoi risultati contraddicono quelli rilevati dalla Comscore.

Questo sondaggio finanziato da Facebook del dicembre 2020 è stato studiato su misura per dare la falsa impressione che ci sia poca concorrenza sull’App Store”, ha continuato il portavoce di Cupertino. “In verità, le app di terze parti competono con le app di Apple in ogni categoria e godono di un successo su larga scala”.

Ad oggi, i risultati del sondaggio condotto dalla Comscore non è stato ancora pubblicato sul sito della società di ricerca.