Anche se la rete 5G sta iniziando ora la sua espansione in Italia, molte aziende lavorano da anni alla tecnologia 6G. Anche se può sembrare prematuro, ricordiamo che la tecnologia 5G è stata sviluppata per anni prima della sua applicazione commerciale.

Samsung ha iniziato a sperimentare il 6G nel 2019 e prevede che le prime reti di prossima generazione saranno operative entro il 2028. La velocità target è di 1000 Gbit/s di picco nella gamma di frequenze dei terahertz.

Secondo le proiezioni del colosso sudcoreano lo standard 6G consentirà velocità fino a 1 Tbit/s (ovvero 125 Gb/s) e opererà con latenze dell’ordine di 0,1 ms, prestazioni incomparabili con quelle del 5G.

Samsung presume che il 6G verrà utilizzato nell’intera gamma di frequenze attualmente utilizzata da 4G e 5G, ma anche oltre e fino a 3000 GHz.

Naturalmente siamo ancora lontani dall’avere uno standard 6G pronto all’uso, ma di recente Samsung ha realizzato una prima connessione con una larghezza di banda di 2 GHz in collaborazione con l’Università della California a Santa Barbara.

È stata stabilita una connessione end-to-end nella gamma di frequenza di 140 GHz utilizzando il beamforming. In questo test di trasmissione in diretta è stata raggiunta una velocità di trasmissione dati di 6,2 Gbit/s nello spettro terahertz a 140 GHz su una distanza di 15 metri.

L’Holotable di Star Wars potrebbe esistere grazie al 6G

Secondo Samsung una simile larghezza di banda potrebbe far decollare la tecnologia degli ologrammi. Un ologramma da 11,1 gigapixel proveniente da un display da 6,7 ​​pollici richiederebbe un throughput di 0,58 Tbps, secondo la società, mentre un ologramma di dimensioni umane potrebbe richiedere diversi Tbit/s.

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