Arriva da Magisk un bel regalo di Natale per gli utenti amanti del modding: dopo tanta attesa, viene finalmente rilasciata la nuova versione stabile, la 15.0.

Per chi non lo sapesse, Magisk rappresenta un’alternativa a SuperSU come metodo per ottenere i permessi di root, ma con una serie di vantaggi importanti: innanzitutto Magisk è open source, in secondo luogo permette di gestire SafetyNet e poi dispone di una ricca repository di moduli, grazie ai quali è possibile modificare lo smartphone senza toccare la partizione del sistema.

Quanto ai cambiamenti portati dal passaggio dalla v14 alla v15, innanzitutto l’aggiornamento rende Magisk modulare ed adattivo, seguendo il modello dei Pixel di Google, in secondo luogo vengono completamente eliminate tutte le possibili tracce dell’esistenza di Magisk.

Con i Pixel Google ha disegnato un sistema interamente nuovo, incidendo in modo significativo sul modding. Con l’annuncio di Project Treble è poi partito il processo porterà anche tutti gli altri device Android a seguire il modello-Pixel.

La parola-chiave di Project Treble è modularità e Magisk è stato riscritto per abbracciare questo concetto. Lo sviluppatore ha inoltre compiuto uno sforzo ulteriore per il backporting dei cambiamenti adottati per i dispositivi più nuovi, per garantire il supporto anche di quelli precedenti. In questo modo non sono necessari due metodi di installazione completamente diversi: tutti i device con a bordo Magisk condividono lo stesso setup. La maggior parte delle cose è ora dinamica, un singolo binario può gestire ogni genere di configurazione, costruendo l’ambiente in modo adattivo. Per i dispositivi Pixel è sufficiente un singolo binario per far funzionare correttamente Magisk.

Il secondo grande cambiamento introdotto con la nuova versione stabile consiste nel rendere Magisk teoricamente invisibile a qualsiasi metodo di rilevazione. Numerosi segnali o tracce dell’esistenza di Magisk sono state rimosse, Magisk Manager supporta il repackaging, per impedire che venga rilevato a causa del nome del pacchetto.

Questi cambiamenti hanno richiesto un lungo percorso e importanti modifiche alla struttura di Magisk.

Magisk 14.5+ era stata sottoposta a varie modifiche, per fortuna la retrocompatibilità garantisce completo supporto fino al template vanilla 1.400. Agli sviluppatori toccherà fare piccoli aggiornamenti per far sì che i propri moduli supportino la v15.0. Con il nuovo template 1.500, il modulo si limita a rimandare a funzioni di util_functions.sh, uno script che verrà installato insieme a Magisk. In questo modo lo sviluppatore può sistemare problemi e fare modifiche in Magisk, senza che sia necessario fare nulla sui moduli. Questo template resterà verosimilmente invariato per un po’ di tempo, quindi lo sviluppatore invita i creatori di moduli a passare al nuovo template.

In precedenza l’aggiunta di un nuovo modulo rendeva necessario che lo sviluppatore di Magisk copiasse manualmente le repositories degli sviluppatori nella repository online e che li aggiungesse manualmente ai collaboratori per permettere loro di effettuare degli upgrade. Adesso invece viene introdotto un server (il cui codice è anch’esso open source) che non si limiterà a monitorare richieste e processarle in pochi secondi, ma lavorerà alla stregua di un moderatore, per controllare che tutte le repositories siano configurate correttamente.

Magisk_Repo_Submissions è il link di riferimento, contenente anche tutte le istruzioni necessarie agli sviluppatori.

Questa versione stabile risolve alcuni piccoli ma importanti bug presenti nell’ultima beta. Lo sviluppatore invita a dare un’occhiata al change-log per scoprire nel dettaglio tutti i cambiamenti introdotti.