Il cobalto è una materia sempre più difficile da reperire ma che ha una fondamentale importanza nel settore tecnologico, essendo usata per la realizzazione delle batterie di smartphone, notebook e tablet.

La Repubblica Democratica del Congo è la principale risorsa mondiale di cobalto ma questa materia è molto difficile da reperire, sia a causa dei rischi politici che per le attività minerarie, che sollevano anche questioni umanitarie, in quanto spesso viene impiegato il lavoro minorile.

Pare che solo l’anno scorso 30.000 tonnellate di cobalto sono state utilizzate per la produzione di laptop e altre batterie di dispositivi elettronici.

Ebbene, LG Chem ha annunciato che sta provando ad “allontanarsi” dalle batterie al cobalto. LG attualmente vende solo il 10% di batterie a basso utilizzo di cobalto ma già per il prossimo anno punta al 40%, per arrivare nel 2020 al 60%.

Rispetto alle attuali batterie al litio-cobalto-ossido, che contengono il 100% di cobalto, queste nuove batterie NCM (nichel-cobalto-manganese) riducono la quantità di cobalto al 20-30%, il tutto mantenendo la densità di energia ad un livello simile.