Ha impiegato più tempo del solito, LG, per arrivare all’ultimo top di gamma della linea G, ma pare (anche dalla nostra recensione) che stavolta, più di altre, i progettisti siano riusciti a ottenere il risultato sperato. LG G7 ThinQ, insieme ai suoi pregi e difetti, è certamente tra i migliori “G” realizzati ad oggi.

Gli sforzi profusi in Corea del Sud per arrivare ad un gadget privo di timori reverenziali verso la miglior concorrenza risaltano anche nei dettagli. Del resto, un prodotto che costa di listino 849 euro deve essere curato a tutto tondo, senza mezze misure.

Ed LG G7 ThinQ ci prova, ripagando coloro che decideranno di riporre in lui la loro fiducia anche con la presenza dei seamless update di cui abbiamo parlato più volte in passato. In due parole, il telefono dispone di due partizioni: una la si utilizza, l’altra viene chiamata in causa dal meccanismo di gestione dei seamless update per installare gli aggiornamenti in background.

Una trovata da parte di Google per mettersi alle spalle i tempi morti mentre il telefono è intento ad installare le ultime novità. Al termine è richiesto appena un riavvio per “scambiare” la partizione A con la partizione B appena aggiornata.

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