In tutto il mondo sta progressivamente cambiando il modo di fare acquisti, on e off-line, e la tecnologia mobile ne sta cambiando il modo di effettuare i pagamenti. Nel confronto con il resto dell’Europa, il nostro Paese è ancora indietro rispetto all’utilizzo delle carte di pagamento, soprattutto perché privilegiamo il denaro contante, ma l’utilizzo spasmodico del cellulare e la ricerca di soluzioni evolute ci riscattano.

La domanda è d’obbligo: “In Italia, siamo oggi in grado di fare shopping e pagare solo con il nostro smartphone, quasi come se si trattasse di un portafoglio virtuale, e quindi di fare acquisti in mobilità o di prossimità in giro per la nostra città o paese? In altre parole, siamo in grado di effettuare pagamenti attraverso dispositivi portatili (ovvero Mobile Payments)”?

Ebbene, il tema è complesso, il mercato è frammentato, dove oltre agli operatori del settore bancario troviamo anche i big player come Apple, Google, Samsung, le cui soluzioni saranno in Italia dal 2017, e non da ultimo il punto di vista dei consumatori connessi è forte e chiaro. Infatti, come abbiamo riscontrato nella ricerca Kantar TNS, gli utenti nutrono delle aspettative molto alte rispetto al Mobile Payments.

Allora per aiutarci a fare chiarezza sul fenomeno, abbiamo intervistato Angelo Meregalli, General Manager di PayPal Italia, qui per noi attento e meticoloso trendsetter.

“Se riferita al mercato italiano, la risposta alla domanda iniziale – spiega Angelo Meregalli – è attualmente no. Ma ci stiamo lavorando, soprattutto perché i core need espressi dai consumatori connessi corrispondono pienamente alle politiche che PayPal porta avanti da diversi anni”.

La filosofia di PayPal si basa su alcuni capisaldi: la sicurezza delle transazioni, l’agnosticismo tecnologico, quindi l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili e a potata di utente mentre nell’ambito della customer experience la semplicità e i benefit differenziali, quelli che Kantar TNS ha definito add-on, sono i due temi chiave.

Come PayPal sta coniugando tutto questo con i Mobile Payments?

“Il percorso è iniziato gradualmente – continua Meregalli – e risale al 2012 quando PayPal ha lanciato il primo progetto pilota in-store con mobile, replicato un anno dopo anche in Italia durante Milano Film Festival. É stata la kermesse ideale in cui creare un evento con la prima iniziativa Mobile Payments in prossimità di PayPal, qui a Milano. Da allora a oggi, PayPal ha preso il buono di quella esperienza e ha cercato di replicarlo, attualizzandolo rispetto a tecnologia e user experience. Per il consumatore infatti, le variabili principali, che condizionano il buon esito di una transazione, sono rappresentate dai fattori tempo e semplicità. E in questa direzione PayPal sta investendo molto”.

Nella quotidianità se realizziamo che per effettuare un acquisto ci vogliono troppi passaggi, nessuno utilizzerà un certo servizio. Lo stesso vale per l’online, se una transazione dovesse richiedere troppo tempo e troppi passaggi gli utenti non concluderebbero la transazione, se poi tutto questo avvenisse via mobile il fenomeno sarebbe ancora più rilevante. E infine, se traslassimo la dinamica in un acquisto in prossimità, magari in una cassa un po’ affollata il tempo disponibile sarebbe sempre meno.

Quindi nella user experience la rapidità è un fattore cruciale.

In questa logica, PayPal ci ha fornito alcuni esempi di soluzioni esistenti che non vanno a indirizzare servizi remoti online bensì fisici, citiamo: App ATM Milano, nata per consentire l’acquisto di biglietti elettronici in prossimità dei tornelli, che grazie alla soluzione One touch permette di effettuare la transazione in velocità, senza dover inserire nuovamente ID e password per perfezionare l’acquisto. App Q8easy, la soluzione self-service per fare benzina e pagare con lo Smatphone. Q8easy è utilizzabile per transazioni via mobile, web e di prossimità. Infine la App Autogrill. Entro la fine del 2016, tutti i punti vendita Autogrill disporranno di un sistema di mobile proximity payment, che consentirà ai clienti di pagare comodamente e rapidamente via smartphone tramite una app integrata alla piattaforma PayPal e alle principali carte di credito.

Abbiamo chiesto a Meregalli di spiegarci quali sono le differenze tecnologiche tra le due app realizzate rispettivamente con Q8 e Autogrill.

“La soluzione per Q8 è stata realizzata da una società acquisita da PayPal, Braintree. Si tratta di un payment gateway molto evoluto (utilizzato da aziende come Airbnb e Uber per citare alcuni casi noti) che usa una tecnologia di tipo future payment. Si tratta di un servizio cloud che attualmente supporta, come metodi di pagamento, PayPal e le carte di credito tradizionali e in futuro potrà integrare le varie soluzioni Apple Pay, Android Pay, ecc.. In breve, questa tecnologia permetterà progressivamente agli esercenti di offrire ai propri clienti la possibilità di scegliere, tra tutte le soluzioni offerte, quale sistema di pagamento associare a una app (come nel caso di Q8easy) senza dover più esprimere né la preferenza né dover digitare ID e password.

La soluzione realizzata per Autogrill, invece, nasce da un’altra società acquisita di recente da PayPal, Paydiant. Si tratta di un ecosistema digitale (immaginiamo un digital wallet), ovvero un servizio cloud scalabile per gestire transazioni di ogni tipo come pagamenti, loyalty, couponing, gift card, il tutto su un supporto mobile. È quindi una soluzione di Mobile Payments che, oltre la semplicità, offre una serie di benefit differenziali, consentendo di integrare in un’unica soluzione tutte le proposte commerciali di un cliente business e che un cliente privato, sotto forme e strumenti diversi, ha già a disposizione.

Se soltanto pensiamo al nostro modo di fare acquisti, sicuramente disponiamo di una o più carte fedeltà, che magari utilizziamo separatamente, siamo soliti regalare o ricevere gift card e pagare attraverso carte di credito o in altre occasioni con un conto PayPal e utilizzare gli sconti ricevuti attraverso volantini o coupon. Se trasliamo questa visione in un ecosistema digitale unico, questo ci permetterà, al momento di effettuare il pagamento, di considerare automaticamente o per opzioni tutte queste condizioni, in modo da avere, al netto di tutte le opzioni considerate, la transazione da completare effettivamente.

É facile comprendere – conclude Meregalli – come il valore aggiunto di una soluzione mobile, come quella offerta da Paydiant, consista nel dare al cliente, oltre la semplicità, tutta la convenience possibile in una sola gesture”.