Iliad continua a rafforzare la propria infrastruttura in Italia, installando nuove antenne che possano garantire ai suoi utenti di usufruire di una copertura pari a quella offerta dagli operatori della concorrenza.

Alcuni Comuni, tuttavia, stanno rendendo complicate le cose a Iliad: il timore, infatti, è che con le nuove antenne installate da questo operatore si finiscano per superare i limiti di guardia del livello di inquinamento (6 Volt/metro nelle 24 ore).

Qualcosa di simile sta avvenendo a Piacenza, la cui amministrazione è già stata al centro nelle scorse settimane di uno scontro con Iliad e che ora sta provando ad impedire l’installazione di una nuova antenna sul tetto di un condominio in via E. Carella.

Secondo i tecnici di Arpae (Agenzia regionale prevenzione e ambiente dell’Emilia Romagna), il problema non sono tanto le nuove antenne quanto il contesto in cui queste vengono ad essere installate, essendo già in zona presenti quelle di altri operatori telefonici.

La preoccupazione delle Autorità, in sostanza, è che l’aggiunta delle nuove antenne possa portare i livelli di inquinamento oltre i limiti di legge.

A questo punto c’è da chiedersi cosa succederà quando bisognerà rafforzare le infrastrutture di tutti gli operatori per la connettività 5G. Ci troveremo a dover scegliere tra il diritto alla salute e la nuova tecnologia?

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