Nonostante l’inclusione nella blacklist del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, Huawei ha fatto registrare nella prima metà del 2019 ricavi più alti del previsto.

Stando a quanto riportato da Bloomberg, nei primi sei mesi di quest’anno il volume d’affari del colosso cinese è aumentato del 30% rispetto al medesimo periodo del 2018, in quanto ha fatto scorte di componenti essenziali prima che venissero imposte le restrizioni volute dal governo statunitense.

Ad aiutare notevolmente Huawei è la crescente diffusione della connettività 5G: il produttore, infatti, nei giorni scorsi ha reso noto di avere firmato 50 contratti commerciali, 28 dei quali con operatori di telefonia mobile in Europa.

Ad aprile il portavoce dell’azienda ha annunciato che il lancio più rapido di quanto inizialmente previsto delle reti 5G avrebbe alimentato la crescita di questo settore che, nei prossimi anni, dovrebbe essere in grado di garantire cifre da capogiro.

Resta da capire quale sarà l’impatto nei prossimi mesi delle restrizioni USA nel caso in cui non dovessero essere ritirate.