Il rilascio ufficiale di Hongmeng OS si sta, come abbiamo visto ieri, avvicinando e le indiscrezioni di oggi non fanno altro che rafforzare quest’ipotesi: il sistema operativo di Huawei sarebbe infatti già in funzione su alcuni smartphone cinesi, ma non sappiamo se siano telefoni di terze parti o semplicemente test interni all’azienda.

Queste sono le parole del CEO di Huawei Ren Zhengfei in persona, secondo cui Hongmeng OS è stato progettato per adattarsi ad una grande varietà di dispositivi, come tablet, computer, dispositivi indossabili e IoT, router, switch di rete e naturalmente smartphone. Questa flessibilità di Hongmeng OS è stata già confermata dalle decine di richieste di registrazioni del nome Hongmeng che Huawei ha aperto in giro per il mondo: tutte infatti indicano le destinazioni d’uso appena elencate per il sistema operativo.

L’azienda cinese ha ottimizzato la latenza di computazione, riducendola fino a meno di 5 millisecondi, fattore che unito al preciso controllo su tutte le operazioni rende il sistema perfetto anche per gli ambiti in cui non sono ammessi ritardi come quello delle auto a guida autonoma. Zhengfei si è spinto tanto in là da affermare che Hongmeng OS è più veloce e generalmente migliore sia di Android che di macOS: non solo quindi sembra sempre più plausibile che Huawei voglia davvero sostituire Windows e il robottino verde all’interno della propria linea di prodotti, ma la sicurezza mostrata dal CEO dell’azienda cinese traspira la volontà di surclassare i sistemi operativi della concorrenza in ogni ambito e luogo.

Il problema più grande da superare per ogni nuovo sistema operativo è quello di avere un vasto ecosistema di applicazioni disponibili al lancio, altrimenti la fine potrebbe essere la stessa di Windows Phone, che nonostante fosse un ottimo sistema operativo ha fallito proprio per la mancanza di app. Huawei sembra aver appreso dagli errori degli altri e infatti Zhengfei ha affermato che prima di sostituire completamente Android con Hongmeng OS l’azienda lavorerà con gli sviluppatori almeno per qualche anno così da avere già pronto il maggior numero di app e servizi possibile il giorno in cui avverrà il cambiamento definitivo.