Smessi i panni di presentatore dopo l’evento di ieri pomeriggio al Mobile World Congress 2018, nel quale Huawei ha presentato nuovi tablet e notebook, Richard Yu è tornato a indossare quelli da profeta che tanto ci piacciono, parlando del futuro del mercato della telefonia mobile.

Ricordiamo che già in passato il CEO del Consumer Business Group di Huawei aveva previsto una drastica riduzione del numero di produttori di smartphone, ipotizzando che entro il 2021 ne rimarranno solamente cinque. La visione profetica di Richard Yu, che non appare per nulla campata in aria, vede anche Huawei finire al primo posto tra i produttori, grazie al proprio reparto di Ricerca & Sviluppo.

È possibile che le previsioni di Richard Yu fossero fin troppo ottimistiche e infatti nell’intervista rilasciata ieri a Reuters il dirigente ha parlato di quattro produttori, forse anche meno, che rimarranno in gioco. Tutti quelli che attualmente hanno quote di mercato inferiori al 10% stanno solo perdendo tempo e soprattutto denaro.

I produttori cinesi, soprattutto quelli minori, non hanno le risorse necessarie per crescere, da investire per acquisire le più recenti tecnologie, per creare un proprio reparto di ricerca e sviluppo e per crescere a livello globale e sono destinate semplicemente a sparire. Richard Yu si aspetta che Huawei superi Apple nelle classifiche di vendita già entro la fine del 2018 o al massimo nel corso del prossimo anno e la tripletta di smartphone Huawei P20, che sarà presentata a Parigi il 27 marzo, potrebbe dare una spinta decisiva in questa direzione.

Quello che serve però a Huawei è un accordo con i principali gestori telefonici americani, e le recenti affermazioni del governo americano non sembrano giovare in questo senso. Nel frattempo il colosso cinese dovrà guadagnare consensi sia in patria sia in altri mercati chiave, l’India su tutti, in grado di fornire i numeri necessari per superare Apple prima e Samsung poi.