Dopo che nei giorni scorsi il CEO della divisione Consumer di Huawei, Richard Yu, aveva chiarito la questione relativa ai diversi tipi di memoria utilizzati nei nuovi flagship Huawei P10 e Huawei P10 Plus, è arrivato ieri il comunicato ufficiale con cui il produttore cinese spera di mettere fine alle polemiche innescate e di andare avanti.

Ricordiamo che in seguito ad alcuni benchmark è emerso che i nuovi top di gamma presentati al MWC 2017 di Barcellona utilizzano una combinazione del tutto casuale di memorie:

  • RAM LPDDR3 e memorie interne eMMC 5.1;
  • RAM LPDDR3 e memorie interne UFS 2.0;
  • RAM LPDDR3 e memorie interne UFS 2.1;
  • RAM LPDDR4 e memorie interne eMMC 5.1;
  • RAM LPDDR4 e memorie interne UFS 2.0;
  • RAM LPDDR4 e memorie interne UFS 2.1.

Non c’è modo di capire quale memoria monti ogni dispositivo e può succedere di acquistare uno Huawei P10 Plus con 6 GB di RAM LPDDR3 e 128 GB di memoria interna di tipo eMMC 5.1. Questo perché, per evitare problemi di approvvigionamento, Huawei si è rivolta a diversi fornitori che hanno fornito componenti diversi tra di loro.

“Per riuscire a rispondere alla domanda di milioni di unità, Huawei ha fatto ricorso alla pratica standard di utilizzare diversi fornitori fidati per garantire un corretto equilibrio tra prestazioni, qualità e rifornimenti sostenibili. Affidarsi ad un unico fornitore potrebbe portare a rallentamenti e ritardi per gli utenti finali che vogliono acquistare i nostri prodotti. Nel caso delle memorie flash, ad esempio, Huawei ha scelto le soluzioni più diffuse presenti sul mercato.”

Ancora una volta inoltre Huawei afferma che le prestazioni complessive di uno smartphone non dipendono esclusivamente da un singolo componente ma dall’insieme di hardware e software. Il colosso cinese ricorda inoltre che in nessuna delle comunicazioni commerciali ha mai fatto riferimento a uno specifico tipo di memoria per cui non accetta le accuse di truffa o discriminazione nei confronti degli acquirenti.

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