Le vicende legate al ban inflitto dagli USA sembrano aver certificato l’inarrestabilità della crescita di Huawei. Non è servito il provvedimento dell’amministrazione Trump ad intaccare in maniera sensibile le vendite del gigante di Shenzhen, che durante l’anno appena trascorso ha messo a segno un +17% rispetto al precedente acciuffando così la seconda posizione ai danni di Apple.

La classifica a cui ci riferiamo è naturalmente quella che ordina i produttori in base alle spedizioni – dunque, in maniera indiretta, alle vendite – degli smartphone in giro per il mondo, dalla quale emerge come Samsung si sia confermata ancora una volta leader del settore, con quasi 300 milioni di unità spedite, seguita da Huawei che, come detto, scalza Apple grazie a 240 milioni di unità.

La prestazione di Huawei acquista maggior risalto se si tiene conto del fatto che nel 2019 l’intero settore ha accusato una flessione del 2% pagata, evidenzia l’analisi di Canalys, da Apple con un -7% sull’anno precedente e dagli altri produttori riassunti nella voce Altri. Interessanti le prestazioni di Xiaomi e OPPO che, pur senza le percentuali a doppia cifra di Huawei, hanno chiuso la top 5 di Canalys.

Secondo Counterpoint Research a trainare le vendite di Huawei è stato, ancora una volta, il mercato interno, nel quale sono state spedite il 60% delle unità prodotte. Gli analisti evidenziano che le spedizioni nei mercati esterni alla Cina sono cresciute del 17% nel 2019 rispetto al 2018, ma non nel quarto trimestre. Questo aspetto potrebbe essere la spia di un 2020 difficile, complicato ancor più dagli effetti indotti dal nuovo coronavirus.