HTC Exodus 1 ormai è ufficiale da settembre 2018, ma a rendere più difficoltoso l’acquisto c’era la barriera della moneta di scambio richiesta: i Bitcoin, gli Ethereum o i Litecoin. Ora però è finalmente possibile acquistare lo smartphone anche con “soldi reali”, precisamente con 750 dollari statunitensi. La compagnia ha anche aggiunto la possibilità di acquistarli con una nuova criptovaluta basata su Ethereum, i Binance Coin (BNB).

La mossa di rendere lo smartphone acquistabile inizialmente solo tramite criptovalute aveva probabilmente lo scopo di assicurare che tutti i primi acquirenti fossero dediti a questo mondo; ora però HTC ha deciso di aprire le porte anche alle persone che finora ne sono restate fuori, dando “a tutti” la possibilità di avventurarsi facilmente fra le criptovalute.

Lo smartphone non cambia però nella sostanza: HTC Exodus 1 rimane un top di gamma del 2018 grazie al SoC Snapdragon 845, 6 GB di memoria RAM, 128 GB di spazio di archiviazione ed una batteria da 3500 mAh. Lo schermo è da 6 pollici QHD+, con tecnologia LCD IPS senza fori e notch ma con cornici ridotte. Le fotocamere sono doppie sia sul fronte che sul retro (12+16 MP e 8+8 MP) per assicurare un effetto bokeh naturale in ogni situazione.

Le specifiche tecniche passano però in secondo piano rispetto al secure enclave, ovvero la caratteristica centrale di HTC Exodus che consiste in una sezione sicura dello smartphone in cui vengono salvate le chiavi delle criptovalute senza bisogno di applicazioni wallet. Questo portafoglio sicuro sviluppato da HTC si chiama Zion e l’azienda ha appena annunciato che da oggi è compatibile con il browser Opera, che ora è il browser di default di tutti gli smartphone Exodus. HTC quindi vuole proporre un’alternativa a Google e Apple Pay, dando la possibilità agli utenti Exodus di sincronizzare i propri account e utilizzare il secure enclave come strato di protezione aggiuntiva negli acquisti online. Riuscirà questo smartphone a risollevare la situazione di HTC?