Google Maps, la nota applicazione di Big G che ci guida per tutto il mondo, espande i propri confini e, grazie alle immagini delle molte sonde lanciate in orbita negli anni, è in grado di mostrarci alcune meraviglie del sistema solare.

I maggiori contributi provengono dalla sonda Cassini, che nel corso della sua missione, esauritasi poche settimane fa dopo quasi vent’anni di contributi straordinari, relativi principalmente a Saturno e ai suoi satelliti. Grazie alle cinquecentomila immagini ricevute, e a quelle provenienti da altre missioni, Google Maps ci permette ora di viaggiare in alcune zone del sistema solare.

Potemmo dunque visitare, oltre al nostro pianeta, anche la Luna, la stazione spaziale Internazionale, Marte, Mercurio, Venere e altri 10 satelliti, oltre a Plutone, declassato qualche anno fa a semplice pianeta nano. Per iniziare il nuovo tour non vi resta che visitare questo link e scoprire i tanti posti curiosi del nostro sistema solare, come le pianure ghiacciate di Encelado, che contengono acqua, i laghi di metano di Titano o gli enormi crateri di Mima.

Non vi resta dunque che indossare la vostra tuta spaziale virtuale e iniziare a esplorare questo piccolo angolo della Via Lattea. Al momento la funzione è disponibile solamente nella versione web di Google Maps e non funziona dall’applicazione Android. Per visualizzarla su smartphone dovrete attivare la modalità desktop, visto che ancora non è compatibile con i browser mobili. Su desktop invece la funzione è perfettamente fruibile.