Sembrano destinate a non finire mai le vicissitudini di Google Pixel 2 XL, il travagliato top di gamma del colosso di Mountain View che nelle sue poche settimane di vita è stato colpito da innumerevoli problemi. Se qualcosa si sta muovendo, con il recente aggiornamento che corregge il problema dei colori slavati, per altre cose non basta un intervento software.

Sono sempre più numerose le segnalazioni relative al burn-in degli schermi, un fenomeno normale sugli schermi OLED, ma non dopo una o due settimane di utilizzo. Lo stesso si può dire per l’inconveniente segnalato da diversi utenti su Reddit, che hanno visto la protezione oleofobica del loro Google Pixel 2 XL perdere letteralmente i pezzi.

Anche in questo caso lo speciale rivestimento è soggetto a usura e a seconda dell’utilizzo può rovinarsi in svariati mesi, se non addirittura anni. Due settimane sembrano decisamente poche ma alcuni utenti vedono il rivestimento staccarsi con estrema facilità, creando un danno che può essere ovviato solamente con la sostituzione del display.

Il problema non va comunque ascritto al vetro di Google Pixel 2 XL, realizzato in Gorilla Glass 5, che è decisamente più propenso a graffiarsi rispetto ai modelli precedenti, quanto piuttosto al rivestimento utilizzato. Sembra dunque che il problema sia di LG, visto che era stato segnalato su alcune unità di pre produzione di LG V30.

Google potrebbe comunque rifiutare la sostituzione dello schermo o dello smartphone, come riportano alcuni utenti, una decisione che non mancherà di sollevare un coro di proteste da parte degli acquirenti. Dopotutto parliamo di uno smartphone da quasi 1.000 euro.

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