Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato di come, in occasione di IBC 2019, Google abbia tracciato una roadmap riguardante il futuro di Android TV, illustrando inoltre una nuova politica di aggiornamento.

Se da una parte il colosso di Mountain View ha più o meno confermato che l’aggiornamento di Android 10 per Android TV sarà rilasciato entro la fine del 2019 insieme al nuovo kit di sviluppo ADT-3; dall’altra è passata un po’ in sordina la grossa novità della nuova politica di aggiornamento di Android TV, che d’ora in avanti vincolerà i produttori non più a tre bensì due aggiornamenti principali della piattaforma.

In verità la novità è decisamente più consistente e finirà inevitabilmente per incidere sulle tempistiche di rilascio e sulla qualità degli aggiornamenti software che i produttori cureranno per i propri device Android TV. La nuova upgrade policy, infatti, richiede che il secondo upgrade sia almeno di tre versioni successivo rispetto alla versione con la quale il device era stato lanciato sul mercato.

Ciò vuol dire che i produttori non potranno semplicemente limitarsi a rilasciare due aggiornamenti di piattaforma consecutivi per poi abbandonare il device al proprio destino. Prendiamo l’esempio di un device rilasciato nel 2020 con Android 10, il produttore non potrà aggiornarlo solo ad Android 11 e Android 12, sarà infatti tenuto a portarlo almeno ad Android 13. L’OEM non sarà vincolato a rilasciare un aggiornamento per ciascuna versione intermedia, avrà però un vincolo con riguardo all’ultimo update da rilasciare.

La soluzione più semplice e meno confusionaria, anche dal punto di vista del produttore, consisterebbe nel rilasciare comunque aggiornamenti per tre versioni principali, in continuità con quanto fatto finora. Optando, invece, per un adeguamento alla nuova politica di Android TV, il produttore dell’esempio precedente potrebbe decidere di saltare o Android 11 o Android 12. Naturalmente quello delle tre versioni successive è un limite minimo, non massimo: il produttore potrebbe tranquillamente saltare un’altra versione e portare il proprio device fino ad Android 14.

Sebbene anche in passato i produttori potessero scegliere di saltare un aggiornamento, con la nuova politica di aggiornamento di Android TV sembra che Google voglia incoraggiare questa pratica. In questo modo Big G vuole spingere i produttori a rilasciare un numero inferiore di update, ma a innalzarne il livello qualitativo. Tra l’altro, questo cambiamento è già pienamente efficace, ciò significa che andrà a interessare anche i device Android TV già in commercio e finanche il rilascio dell’aggiornamento ad Android 10.