Un ingegnere di Google si è dimesso ed ha affermato che secondo lui la società “non è più in grado di innovare“. L’ingegnere in questione si chiama Steve Yegge ed ha rassegnato le dimissioni lo scorso mercoledì. In seguito ha pubblicato un post su un blog dal titolo “Why I left Google to join Grab“, nell’ambito del quale fornisce la motivazione alla base di una simile decisione.

Va ricordato infatti che Steve Yegge era un ingegnere di lunga data, essendo passato da Amazon a Google nel 2005 ed avendo quindi lavorato per il colosso di Mountain View negli ultimi 13 anni. Nel post menzionato ha espresso il suo pensiero su alcuni dei difetti di Google, adducendo quale principale ragione delle sue dimissioni il fatto che Big G “can no longer innovate”.

A questo proposito, Yegge non si limita ad esprimere il suo giudizio, ma delinea diverse situazioni che lo avrebbero portato ad una simile conclusione. L’ingegnere accusa Google di aver assunto un atteggiamento “conservatore”, concentrandosi sulla conservazione di ciò che già ha, piuttosto di cercare di portare qualcosa di nuovo. “Il gatekeeping e l’avversione per il rischio in Google rappresentano la norma, piuttosto che l’eccezione”, ha scritto nel post.

Yegge, inoltre, fa riferimento a politiche interne (sebbene egli stesso ne evidenzi l’inevitabilità a fronte di un’organizzazione così grande) ed all’arroganza collettiva quali cause della mancanza di vere innovazioni. Tuttavia quello che secondo l’ingegnere è il problema più grande è che “Google è diventata focalizzata al 100% sulla concorrenza, piuttosto che suoi propri utenti“.

“Dando un’occhiata all’intero portfolio di lanci di Google nel corso dell’ultimo decennio, ci si rende conto come quasi tutti copino un competitor: Google Plus (Facebook), Google Cloud (AWS), Google Home (Amazon Echo), Allo (WhatsApp), Android Instant Apps (Facebook, WeChat), Google Assistant (Apple Siri) e così via”.

Sebbene Yegge si sia già in passato espresso in termini di aspra critica contro Google – nel 2011 aveva fatto sprezzanti commenti sulla società in un post interno su Google Plus che poi era stato accidentalmente reso pubblico – le sue argomentazioni potrebbero far riflettere anche i fan più accaniti. In pochi infatti potrebbero negare che molti degli annunci fatti da Google negli ultimi anni siano stati inizialmente poco convincenti (Allo).

Nonostante le critiche, Yegge ammette comunque che Google è “uno dei posti migliori del mondo“, tuttavia aggiunge che “non è più un posto molto stimolante in cui lavorare“.

Se siete curiosi di leggere per intero il post pubblicato su Medium dall’ormai ex ingegnere di Google, potete trovarlo al seguente link.