Se pensate che JerryRigEverything sia famoso esclusivamente per le sofferenze inflitte agli smartphone che gli capitano a tiro, beh siete fuori strada. È vero: le prove di durabilità sono il suo principale hobby, il “piatto della casa”. Ma per rendere merito ai prodotti più interessanti capita che si cimenti nei teardown.

Protagonista di quest’ultimo è lo stesso Google Pixel 2 martoriato di recente. Smembrare uno smartphone può rivelare accortezze (o negligenze, dipende) da parte degli ingegneri responsabili del progetto, e la facilità con cui può essere riparato.

Come avviene sulla gran parte dei top di gamma attuali, anche su Google Pixel 2 per accedere in “sala macchine” è necessario rimuovere lo schermo, procedura priva di grosse difficoltà. Dopodiché si scopre come basti disconnettere qualche connettore per sostituire la batteria da 2700 mAh una volta esausta.

L’analisi procede tramite diversi punti di merito che denotano il lavoro certosino portato avanti dai progettisti per isolare la componentistica dai liquidi, con un Jerry particolarmente colpito dalla protezione riservata alla zona del connettore USB-C.

Altrettanto interessante è la fase di riassemblaggio, utile soprattutto per mostrare i punti più critici a chi non ha molta dimestichezza con questo genere di operazioni. Ricordiamo che aprire uno smartphone o delegarne la riparazione a terzi invaliderà la garanzia, oltre ad alterarne le capacità di resistenza ai liquidi. Occhio!

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