Dopo aver incassato il responso di JerryRigEverything che con la sua prova di durabilità ha messo a nudo una costruzione perfettibile, la nuova generazione dei Pixel 2 è chiamata adesso alla sfida del drop test. Protagonista è la variante più grande e premium Google Pixel 2 XL finita nelle mani dei colleghi di PhoneBuff insieme ad un iPhone 8 Plus.

Gli oggetti del desiderio di molti sono stati sottoposti ad un drop test con l’ausilio di una macchina adibita proprio a questo genere di prove: difficile immaginare qualcosa di più scientifico. Ogni caduta “reale” fa storia a sé per altezza e posizione dello smartphone, alla stregua di durezza e rugosità della superficie d’impatto.

Nessuna di esse è dunque riproducibile a differenza di “test di laboratorio” come questo, in cui viene registrata sulla macchina la posizione dello smartphone per una precisione d’impatto senza eguali. Senza contare l’importanza della superficie, levigata affinché non ci siano variabili accessorie tra una prova e un’altra o su uno smartphone e un altro.

Tutto ciò detto, la prima sfida interessa il retro di Google Pixel 2 XL e iPhone 8 Plus. Il primo ha una costruzione differenziata sulle due metà della superficie, con un alluminio rivestito sotto e una porzione in vetro sopra; il secondo fa esclusivo affidamento sul “vetro più resistente mai visto su uno smartphone”, a detta di Apple.

Pronti, via: i proclami di Apple vanno in frantumi insieme al retro di iPhone, a differenza di Google Pixel 2 XL che assorbe l’impatto senza scomporsi. Altro giro, altra corsa, è il momento di saggiare la tenuta del frame e del vetro frontale: se sul primo i rivali mostrano danni simili, sul secondo iPhone riscatta la figuraccia. E se gli schermi di entrambi sembrano accusare il colpo, con la morte della porzione superiore del pannello e una fotocamera frontale divenuta inservibile è il prodotto di Google a mostrare danni maggiori.

Il video chiude la disputa con una parte bonus di cui non vi anticipiamo nulla. Eccolo.

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