I rumor della prima ora riguardanti gli ultimi top di gamma Google – parliamo di diversi mesi fa – riportavano tre nomi in codice per altrettanti dispositivi: walleye, taimen e muskie. Col tempo i primi due si sono rivelati per quello che sono adesso e cioè i Google Pixel 2 e Pixel 2 XL, mentre il terzo via via scivolava nell’ombra.

Negli ultimi giorni però la “sigla prodotto” muskie è tornata in auge. L’occasione viene messa sul piatto dall’analisi del codice di Android-8.0.0_r24 condotta dagli sviluppatori di XDA, i quali ci ragguagliano sulle loro scoperte.

Il codice asserisce come la sigla, per certi versi misteriosa, appartenga ad un Google device, mentre un’altra stringa fa emergere che la costruzione sarebbe stata affidata ad HTC, o quantomeno la batteria. Una estremamente capace: se il Google Pixel 2 XL si ferma a 3520 mAh, quella di muskie avrebbe toccato i 3830 mAh.

Curioso come alla fine l’ago abbia peso per una scelta più conservativa, ma tant’è. Una piccola scoperta sui DPI: 560, come il “Pixelone” prodotto da LG. L’analogia abbraccia anche Pixel Visual Core, un SoC dedicato all’elaborazione delle immagini (IPU) e abilitato solo con l’arrivo di Android 8.1 Oreo.

Non trovate sia una scelta strana quella di mostrare al mondo una delle (tante) idee che per qualche ragione non ha avuto la meglio sulle altre? Voi avreste voluto conoscere il Pixel “che poteva essere ma non è stato”?

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