Google Maps ha di recente ricevuto numerose funzionalità – come la funzionalità parcheggio e quella relativa alla condivisione in tempo reale della propria posizione – che hanno reso il servizio di Big G ancora più utile. Ma i dipendenti del colosso di Mountain View non si sono di certo adagiati sugli allori e hanno già iniziato a lavorare ad un progetto che potrebbe migliorare ulteriormente il servizio.

Questo è quanto apprendiamo da un nuovo brevetto depositato un po’ di tempo fa dalla stessa Google il quale descrive un nuovo sistema che dovrebbe permettere agli utenti di essere guidati anche all’interno degli edifici, una funzione che attualmente è alquanto limitata a causa di alcuni problemi tecnici. Come intende risolverli Google? Attraverso delle lampadine LED che integreranno la tecnologia IPS (Indoor Position System).

Per quale ragione Google Maps sfrutterà la tecnologia IPS e non quella GPS? Per il semplice fatto che il segnale GPS perde il suo potenziale quando ci si trova all’interno di un edificio. La tecnologia IPS, appositamente pensata per un uso interno (l’acronimo include proprio il termine “indoor”, in italiano reso “interno”), non soffre di particolari problemi visto che si appoggia ai punti di accesso Wi-Fi che sono nelle vicinanze.

Inoltre, Google Maps utilizzerà un fotosensore che interpreterà i segnali luminosi emessi dalle lampadine per guidare l’utente nella destinazione giusta. Grazie agli altri sensori presenti nel dispositivo dell’utente (giroscopio, accelerometro, bussola elettronica, ecc.), Maps sarà in grado di essere piuttosto accurato.

Al momento il brevetto depositato da Google non è stato ancora utilizzato. Se l’azienda diretta da Sundar Pichai deciderà di implementarlo, allora avremo a disposizione un servizio migliore di quanto non lo sia già.