Ci sono voluti nove anni ma alla fine Google ha raggiunto un accordo con il sistema giudiziario americano per lo scandalo legato alle auto dedicate alla raccolta immagini per Street View.

I fatti risalgono all’ormai lontano 2010 quando è stato scoperto il caso Wi-Spy. Le auto di Google che stavano raccogliendo le immagini delle strade americane hanno infatti raccolto i dati di decine di milioni di utenti, sfruttando le reti WiFi non protette per ottenere indirizzi e-mail e password.

Il colosso di Mountain View ha raggiunto un accordo e finirà per pagare 13 milioni di dollari, una cifra davvero irrisoria per una compagnia come Google. Solo una ventina di utenti, che avevano lanciato una class action, saranno risarciti direttamente, mentre tolte le spese legali, la somma rimanente sarà divisa tra alcuni gruppi per la difesa della privacy degli utenti.

Google, che non ha rilasciato informazioni relative all’accordo, sostiene che cancellerà i dati raccolti con Wi-Spy e aiuterà gli utenti a migliorare la protezione dei propri dati.