Chrome OS è arrivato alla ribalta negli ultimi tempi in particolare per una caratteristica: è in grado di sfruttare le applicazioni Android, infatti supporta da poco anche il Play Store di Google. Oggi apprendiamo che probabilmente in futuro gli OEM (ossia i produttori di hardware come Acer, Asus, Toshiba, etc) potranno inserire le proprie applicazioni proprietarie, come già fanno sugli smartphone e sui laptop.

In genere gli utenti preferiscono disinstallare alcune di esse, poichè spesso sono dei “doppioni”, ossia svolgono le stesse funzioni di altri software a cui l’utilizzatore è più affezionato, oppure perchè il danno che arrecano (la memoria occupata) è minore del beneficio. E’ per questo motivo che si sono guadagnate l’appellativo di bloatware, ma alcune di esse sono anche largamente apprezzate (come, ad esempio, il file manager di Asus).

A quanto sembra, le future app degli OEM su Chrome OS risiederanno in una apposita cartella e, come le cugine su smartphone e tablet, potrebbero non essere completamente disinstallabili.

Molti dei produttori che fabbricano dispositivi Android, producono anche Chromebook. Per questo motivo, potrebbe essere interessante vedere se le loro applicazioni verranno semplicemente trasposte da Android a Chrome OS, oppure modificate leggermente per adattarsi meglio alla nuova piattaforma. In ogni caso, le app proprietarie potrebbero dare una marcia in più ai vari modelli di Chromebook in commercio.