BMW, storicamente, ha tenuto sempre dritte le antenne nei confronti delle nuove tecnologie, ed è pronta a confermarlo ancora una volta. E se – inspiegabilmente, alla luce di quanto detto – non ha intenzione di offrire Android Auto sulle sue vetture, ha parzialmente recuperato con la mossa di integrare i propri sistemi di bordo con Google Assistant.

L’assistente intelligente di Google – che ricordiamo in Italia sarà attivo dal 15 novembre – aprirà nuovi scenari ai clienti della casa bavarese. Le operazioni di gestione del veicolo potranno essere condotte tramite voce, sia passando da altoparlanti smart come Google Home o, più in generale, con tutti i dispositivi che supportano Assistant, siano essi Android o iOS.

L’integrazione con BMW Connected permetterà quindi di controllare in maniera naturale se finestrini e portiere dell’auto sono chiusi e in caso chiuderli, o di quanta carica dispongono le batterie delle vetture ibride come i3 o i8, ad esempio. Insomma: le operazioni dell’app BMW Connected sono state trasposte in comandi vocali, aprendo ad enormi margini di miglioramento.

Ok Google, manda in auto l’indirizzo che ho appena cercato, o ancora Ehi Google, qual è l’autonomia residua del veicolo?. Potenzialmente il limite potrebbe arrivare dalla vostra inventiva.

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