Ormai è passato quasi un anno dal lancio delle Places API e Google è intenzionata a migliorarle giorno per giorno. L’azienda di Mountain View, infatti, ha deciso di integrare la libreria con i risultati di ricerca di Maps per permettere agli sviluppatori di sfruttare al meglio più risorse possibili e fornire migliori strumenti per gli utenti.
Con l’arrivo di questi cambiamenti Google ha notificato gli sviluppatori che hanno utilizzato i parametri di ricerca per la Nearby Search, Text Search o Radar Search nelle Places API affinché si adattino al nuovo standard che, da oggi, supporterà solo un type parameter per volta.
Siete un po’ scettici? Queste librerie sono pressoché fondamentali per app comuni come Whatsapp, Runtastic, Expedia, Citi bike e molte altre poiché necessitano di precisione nel riconoscimento della posizione e nel fornire più luoghi possibili ai clienti come risultato di ricerca.
Speriamo, dunque, che il cambiamento venga accolto benevolmente da tutti gli sviluppatori e che gli utenti possano avere a disposizione migliori risultati di ricerca nelle proprie app.