Il matrimonio tra Google e Android procede a gonfie vele ormai da diversi anni, così come quello tra molti produttori di dispositivi mobili e il robottino verde: un rapporto reso grande dalla libertà che l’azienda di Mountain View lascia agli stessi produttori, ad eccezione di alcune minime regole e limitazioni; con Android 8.0 Oreo, però, Google ha deciso di aggiungere un nuovo obbligo per gli OEM sulla minima versione di kernel Linux.

Per i produttori è infatti importante superare i test di certificazione di Google, a prescindere dalla versione di kernel Linux montata; purtroppo questo meccanismo ha portato alcuni a montare kernel obsoleti, versioni vecchie con il rischio di trovarsi falle legate alla sicurezza. Google ha quindi deciso di rendere mandatoria la versione del kernel Linux, a partire da quest’anno e da Android 8.0 Oreo: gli OEM che vogliono proporre un nuovo dispositivo con l’ultima versione del robottino dovranno quindi montare kernel Linux almeno di versione 4.4.

L’obbligo di utilizzare versioni più nuove farà in modo che i produttori abbandonino quelle vecchie, e a trarne vantaggi saranno ovviamente gli utenti; Google ha inoltre richiesto per i nuovi dispositivi con Android 8.0 Oreo il supporto a Project Treble.

Piccola nota a margine: per gli smartphone già lanciati che verranno aggiornati ad Android 8.0 Oreo la versione di kernel Linux richiesta è almeno 3.18 e non è richiesto il supporto a Project Treble.

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