Come fotografare di notte con lo smartphone – Eccoci alla terza puntata della nostra rubrica dedicata alla fotografia da smartphone, nel nostro ideale viaggio che è partito dalla composizione fotografica ed è passato per la fotografia in manuale, è giunto il tempo di applicare ciò che abbiamo imparato alle fotografie in notturna.

Non è un argomento semplice ma è uno di quelli imprescindibili e più stimolanti per gli appassionati di fotografia.

Come sempre faremo affidamento sul nostro Huawei P20 Pro ma questa volta gli affiancheremo anche Samsung Galaxy S9 Plus e iPhone X, altri due riferimenti per la fotografia da smartphone per capire e mettere a confronto i diversi approcci che i diversi brand hanno adottato in condizioni di luce così complicate. Vi accompagneremo alla scoperta di alcune situazioni tipiche da affrontare e vedremo insieme qualche semplice trucchetto per ottenere delle buone immagini e per stimolare la vostra creatività.

Fotografia con lo smartphone: come fare foto di notte | Puntata 3

I limiti e le capacità di uno smartphone in notturna

Nella scorsa puntata abbiamo capito che una fotografia nasce dalla luce, che disegna l’ambiente e impressiona il sensore dello smartphone passando per l’obiettivo e il diaframma.
Dove sta quindi il problema per una foto in notturna? Dovrebbe suonarvi semplice, di notte non c’è abbastanza luce!

È proprio in notturna che emergono i limiti di uno smartphone, per limiti fisici incapace di catturare la stessa luce che può incamerare una macchina fotografica.
Dalla parte dei nostri telefoni c’è però un alleato formidabile, un software raffinato e quasi miracoloso, che la maggior parte delle reflex non possiede nemmeno lontanamente.

Uno smartphone in notturna è in perenne deficit di luce, il software automaticamente tende ad alzare molto la sensibilità ISO e ad alzare i tempi di scatto, questo porta inevitabilmente a foto mosse e tanto rumore. A questo punto entra in gioco il software, che compie una piccola magia per ricreare immagini dall’accettabile all’ottimo.

Gestione automatica delle foto in notturna

Parlando di fotografie in notturna in automatico, ogni brand adotta la sua strategia per riuscire a tirar fuori belle immagini in notturna.
C’è chi, come Google, punta tutto sulla AI che sul Pixel 2XL ha dimostrato di sapere rielaborare un’immagine trovando luce e dettaglio anche non esistono, poi troviamo Samsung ed Apple che invece hanno costruito nel tempo un algoritmo di elaborazione dei dati quasi perfetto e che riesce ad eliminare buona parte del rumore di disturbo pur scattando a ISO alti.

Infine Huawei, che con la gamma P20 ha ripensato tutto il meccanismo e ha trovato il modo di permettere scatti con lunghi tempi di esposizione a mano libera e con immagini assolutamente ferme. Questa soluzione, come si evince dagli scatti, è la più pratica ed efficace riuscendo a superare uno degli ostacoli più importanti in fotografia da smartphone: coniugare la lunga esposizione con la modalità “punta e scatta” riconoscendo, ed eliminando, i movimenti involontari durante lo scatto. La differenza di Huawei P20 Pro è notevole, superando due prodotti molto validi come S9 Plus e iPhone X, per questo ci auguriamo che la soluzione della casa cinese venga ben presto replicata da altri brand.

Vediamo qualche scatto di confronto:

Pensando alla tecnica, ricordate quanto abbiamo imparato la scorsa puntata: è naturale pensare che l’obiettivo primario sia quello di mantenere basso il valore ISO, l’unica via per ottenere una immagine nitida e pulita.
La soluzione migliore è quindi alzare tanto i tempi di scatto, in modo da permettere al sensore di “caricarsi” con la luce necessaria e recepire anche dati sui colori, luci, ombre e dettagli più fini. Quando aprite la modalità “manuale” o “pro” della fotocamera del vostro smartphone dovete quindi agire sui seguenti valori:

  • ISO: cercando di tenerli bassi (più il valore è alto più la foto risulterà rumorosa);
  • Tempo di esposizione: alzandoli a 2-4-6 o più secondi in base a quanto è illuminato il soggetto che volete fotografare, ricordandovi (troppi secondi e l’immagine verrà bruciata o mossa, pochi secondi e la foto risulterà buia).

Per questi motivi, nella maggior parte dei casi, sarà necessario dotarsi di un cavalletto o di un supporto per mantenere lo smartphone il più possibile immobile mentre si scatta. Al momento, l’unico che non necessita di strumenti aggiuntivi è proprio Huawei P20 Pro (e P20) che tramite il sistema descritto prima in “modalità notturna” (diversa dalla modalità manuale dove invece necessita anche lui di tali strumenti) utilizza l’AI per eliminare i micro-movimenti delle nostre mani mentre lo smartphone compie lo scatto.

Come scattare foto in manuale su Smartphone

Appurato il fatto che per una buona foto notturna, sia necessario alzare i tempi scatto, l’unica via per perseguire il nostro obiettivo è scattare in manuale. Dovremo quindi sfruttare la modalità “manuale” o “pro” del nostro dispositivo e spingerci in alto con i tempi di scatto.

Per imparare come fare buone foto di notte dovete procedere per tentativi: ogni scena ha la sua luce e ogni smartphone ha la sua capacità di catturarla. Per prima cosa impostate al minimo possibile il valore ISO, poi provate a scattare con un tempo di scatto ragionevole, da lì controllate il risultato e aggiustate il tiro.

È importantissimo utilizzare un treppiede o un supporto stabile per mantenere immobile lo smartphone durante l’acquisizione dell’immagine. Noi vi proponiamo un paio di kit che abbiamo testato e utilizzato con piacere anche durante queste prove.

  • Shoulderpod S2: 39,99 Euro sul sito ufficiale, è utile sia per foto a mano libera, per avere una presa più salda sullo smartphone, ma anche “smontato” per essere abbinato a un treppiede.
  • Gorillapod 1k: 29 Euro su Amazon, un tripod perfetto per essere unito allo Shoulderpod S2/S1, in alternativa potete acquistare il kit per smartphone già completo, oppure abbinare il Manfrotto MCLAMP per fissare lo smartphone.

Foto di notte creative, cosa possiamo fare

In questo paragrafo vedremo alcune immagini di esempio e commenteremo i settaggi utilizzati per ottenere quel particolare risultato. In linea generale (come già detto) sarebbe bene tenere il valore ISO al minimo, ma come vedrete non sempre è possibile (ad esempio fotografando le stelle).

Vediamo quindi alcuni esempi:

Una situazione tipica in cui poter sfruttare i tempi lunghi è fotografare l’acqua che scorre creando il noto effetto seta; avrete bisogno di un supporto o un treppiede per mantenere perfettamente fermo lo smartphone mentre immortalate una cascatella o una fontana. I fattori da prendere in considerazione in questa situazione sono:

  • la quantità di luce, in questo caso era ben illuminata;
  • la velocità dell’acqua, che scorreva velocemente.

È stato quindi facile individuare un buon compromesso tra tempi e ISO, tenendo questi ultimi al minimo e i secondi a 5.

Con la stessa idea della foto precedente, abbiamo realizzato un classico della fotografia notturna, l’effetto scie luminose. È sufficiente impostare tempi lunghi e inquadrare una strada trafficata per ottenere interessanti giochi di luce. Anche qui il segreto è trovare il giusto bilanciamento tra tempi e sensibilità. Provate con un valore compreso tra 5 e 10 secondi e regolate gli ISO di conseguenza per ottenere una corretta esposizione.

Ricordate che in notturna le foto non devono sembrare illuminate dal sole, quindi non esagerate con ISO e tempi troppo alti.

Un suggerimento che vale oro è: non usate il flash quando è superfluo!
Fotografando soggetti lontani, oltre 4-5 metri, è controproducente usare il flash, assicuratevi che lo smartphone non lo attivi automaticamente.
Nelle fotografie sopra, vedete la differenza tra uso e non uso del flash in una situazione in cui non è necessario, la terza immagine rappresenta una condizione tipica in cui è bene utilizzare il flash per illuminare il soggetto.

Torniamo sul tema creatività, ecco l’effetto light painting, divertente modo di passare le serate. Alcuni smartphone hanno questa modalità predefinita ma è possibile riprodurla con qualsiasi smartphone utilizzando la modalità manuale (o pro).
La regole sono: ISO al minimo, ambiente il più buio possibile, tempi non superiori ai 10 secondi e sapere cosa volete disegnare. Procuratevi quindi una torcia, un flash LED o un accendino e fate lavorare la creatività.

Le foto che vedete sono state scattate a ISO 50 e tempi che variano tra 5 e 8 secondi. Vi basterà imprimere l’impronta luminosa sul sensore dello smartphone, accendendo la torcia e disegnando letteralmente nell’aria.

Una variante sul tema del light painting sono i fantasmi, vi divertirete un sacco, è garantito. Il gioco consiste nell’illuminarvi per brevi istanti, cambiare posizione e riaccendere la fonte di luce.
Il tutto mentre la foto si sta generando. Con un po’ di creatività riuscirete a creare vere e proprie opere d’arte. Tutte queste immagini sono state create con ISO al minimo e tempi tra 4 e 8 secondi.

Come fotografare un cielo stellato con lo smartphone

La fotografia al cielo stellato può rivelarsi un incubo con lo smartphone, ma nel contempo può darvi grandissime soddisfazioni. È incredibile scoprire cosa possano fare gli smartphone, ma bisogna saperli “domare” e avere tanta tanta pazienza.

Le regole per una foto a un cielo stellato sono: tempi lunghi e ISO alti, senza mai esagerare. Un tempo troppo lungo può garantirvi più luce ma rischierà di farvi catturare una scia di stelle indesiderata, allo stesso modo ISO troppo alti possono rovinare completamente l’immagine.

Esiste una regola empirica da osservare per determinare il massimo tempo di scatto per evitare una scia di stelle e consiste nel dividere 600 per il numero della focale equivalente del vostro smartphone.
Nel caso di Huawei P20 Pro abbiamo una focale di 27 mm equivalente a 35 mm su una macchina fotografica fullframe. Otterremo quindi un tempo di scatto massimo di circa 17 secondi.

In generale, con qualunque smartphone, non dovrete discostarvi troppo da questo valore, 20 secondi è il limite. Scoprirete molto presto che 20 secondi non bastano per incamerare molta luce senza sparare ISO altissimi, per cui potrete spingervi un po’ oltre, almeno a 25-30 secondi di tempo di posa.

Un treppiede è obbligatorio, tenete presente che la minima vibrazione può causare un disastro, quindi con molta calma e pazienza cominciate a fare qualche prova.

Nella prossima puntata della rubrica vedremo anche come migliorare le immagini notturne a un cielo stellato, vedrete che si possono fare miracoli!

I prossimi appuntamenti con la rubrica

Nella prossima puntata analizzeremo tutti i segreti della post produzione, dalla realizzazione di immagini in formato grezzo, all’elaborazione divertente delle fotografie al di là dei classici filtri di Instagram, stay tuned!