Qualche anno fa Google ha presentato Smart Lock, una piattaforma dedicata a velocizzare l’accesso alle app, lo sblocco dello smartphone e dei Chromebook. Tuttavia, dato che molti non ne hanno mai sentito parlare, quest’oggi voglio presentarvi in dettaglio tutte le funzionalità inserite dall’azienda californiana.

Smart Lock è diviso, dunque, in tre categorie principali:

  • Smart Lock per Android permette di sbloccare lo smartphone senza l’utilizzo di un PIN o di una sequenza in base ad alcuni criteri di affidabilità, come connessioni Bluetooth, NFC, luoghi attendibili, riconoscimento del viso o voce.
  • Smart Lock per Chromebook rileva la vicinanza dello smartphone con il PC e permette di sbloccarlo di conseguenza.
  • Smart Lock per password protegge, invece, le credenziali di accesso degli account sia per le app che per i siti web. Attraverso questa procedura si potrà decidere di registrarsi o di fare login senza l’utilizzo di password o la compilazione di lunghi moduli.

Per Android

Per attivare Smart Lock in Android basta dirigersi su Impostazioni Sicurezza > Smart Lock e scegliere l’impostazione preferita tra:

  • Dispositivo con te: disattiva la password nella schermata di blocco quando rileva l’utente in movimento.
  • Luoghi attendibili: mantiene il dispositivo senza sequenza di blocco quando l’utente si trova in un determinato luogo (scelto precedentemente).
  • Dispositivi attendibili: disattiva la password quando è associato un dispositivo Bluetooth (auricolari, cuffie, smartwatch, smartband ecc…) o un tag NFC.
  • Viso attendibile: avvia una procedura di riconoscimento del volto e permette di sbloccare lo smartphone senza la necessità della password.
  • Voce attendibile: permette di sbloccare il dispositivo attraverso la hotword “Ok Google” se viene riconosciuta la voce dell’utente.

La scelta è davvero vasta ma alcune delle funzioni appena citate non ispirano certamente fiducia: “Voce attendibile” ha avuto qualche problema in passato e potrebbe permettere a terzi, anche con timbro di voce non identico, di sbloccare lo smartphone.

Se, inoltre, viene impostato un luogo o un dispositivo attendibile come passepartout, malintenzionati che si trovano nella vostra stessa zona potrebbero avere accesso a dati personali.

Insomma, Smart Lock per Android è molto potente ma anche pericoloso: fate molta attenzione a cosa scegliete!

Per Chromebook

Su Chromebook la procedura è anche più semplice in quanto basta attivare il Bluetooth sul vostro smartphone, andare su Impostazioni > Mostra impostazioni avanzate > Smart Lock > Imposta > seguire la guida per configurare il dispositivo.

La funzione è davvero comoda ed è compatibile con tutti gli smartphone Android con versione 5.0 o superiori e con i Chromebook con Chrome OS 40 o superiori. Se avete qualche problema di associazione assicuratevi che entrambi i dispositivi abbiano il Bluetooth attivo e che siano connessi alla rete.

Come già accennato prima, tuttavia, la “pecca” di questa funzione sta nel fatto che il Bluetooth ha un raggio di azione piuttosto vasto e potrebbe compromettere la sicurezza dei dati sul PC.

Per password

La storia per l’attivazione di Smart Lock nelle password è un po’ diversa. Durante la navigazione web, ovviamente con Chrome, basterà premere “Salva” quando il sistema chiederà se si vuole aggiungere la password appena digitata nella lista di quelle salvate (passwords.google.com): nelle app Android, invece, serve l’aiuto degli sviluppatori.

Qualche giorno fa, infatti, vi ho parlato di un aggiornamento di Waze che portava proprio Google Smart Lock all’interno del navigatore per velocizzare l’accesso al proprio profilo: purtroppo questa possibilità è stata snobbata da parecchie applicazioni e, ad oggi, viene sfruttata solo da Netflix, Aliexpress e pochi altri.

Prima di spiegarvi come funziona, vorrei consigliare agli sviluppatori di dare un’occhiata alla guida su Google Developers per implementare questa fantasmagorica funzione ed iniziarne un utilizzo più vasto da tutta la popolazione di Android.

Su Aliexpress, ad esempio, basta dirigersi nella pagina di login e attendere qualche secondo che compaia il pop-up che comunica l’avvenuto accesso con Google Smart Lock: sotto trovate uno screenshot.

Insomma, il servizio è davvero vasto e permette sicuramente di accorciare il tempo speso a scrivere password o a tracciare sequenze nello smartphone: speriamo che prenda sempre più piede tra gli utenti (e gli sviluppatori!).

Utilizzate Google Smart Lock?