Alcune settimane fa Google ha pubblicato sul Play Store l’applicazione Device Health Services, introducendo senza particolari clamori un nuovo algoritmo, in grado di fornire una stima molto più accurata sull’autonomia residua della batteria.

In precedenza Google utilizzava un algoritmo semplificato, basandosi sul consumo rilevato. Se dopo aver scollegato lo smartphone il consumo era del 10% in un’ora, l’autonomia stimata era di 10 ore. Ora invece, grazie ancora una volta al machine learning, le previsioni saranno decisamente più accurate.

L’algoritmo utilizzato attualmente dai Nexus e Pixel di prima e seconda generazione costruisce un modello basato sullo storico dell’utilizzo, utilizzandolo per prevedere i consumi futuri. Se utilizzate Netflix o YouTube mentre tornate a casa la sera, l’algoritmo sarà in grado di conoscere il consumo e aggiusterà la sua previsione basandosi sui dati in proprio possesso.

Ora invece di mostrare un calo rettilineo il grafico della batteria seguirà la previsione, indicandovi i picchi di consumo e i momenti in cui la batteria si scaricherà più lentamente. Al momento la funzione dovrebbe essere attiva sui dispositivi aggiornati ad Android 8.1 Oreo.

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