Per chi non lo sapesse, Matias Duarte lavora presso Google ed è colui che si occupa dell’interfaccia di Android. Oltre a definirne il design, ne definisce anche funzioni ed implementazioni, nonchè le sue performance. L’interfaccia stock di Android è molto spesso preferita rispetto alle personalizzazioni che ad esempio implementano Samsung ed HTC: TouchWiz e Sense, per citarne solo due. Recentemente, però, alcuni ragazzi di Android Police hanno costatato ed affermato che anche l’interfaccia stock di Android non è esente da alcuni problemi che vanno corretti ed, a tal proposito, la replica di Matias Duarte non si fa attendere sul suo profilo Google+:

E’ vero, abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare. Personalmente sento come aver percorso solo un terzo della strada dove alla fine voglio essere riguardo la consistenza, reattività e fluidità.

Meglio tornare a lavoro!


Dunque, questo significa che Android è a circa un terzo della sua reattività e fluidità che Duarte ha in mente di raggiungere, parametri che definiscono in poche parole il successo di un sistema operativo e di un dispositivo (o serie di dispositivi). Se consideriamo che Matias Duarte lavora per Google da circa 27 mesi e da allora Android sarebbe arrivato a circa un terzo del suo “meglio”, allora possiamo aspettarci che Android raggiunga la sua forma più evoluta e migliore di sempre tra 54 mesi, ovvero tra 4 anni e mezzo. Naturalmente ci auguriamo che non sia così e che Matias Duarte, insieme a tutti gli altri sviluppatori che lavorano su Android, accelerino i tempi del loro progetto.

Non ci resta che attendere impazienti per scoprire cos’è che hanno in mente questi cervelloni “burloni” in Google.

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