Oggi, 18 luglio, Xiaomi ha ufficializzato il nuovo capitolo della serie A anche per il nostro paese, si chiama Xiaomi Mi A3 ed è la dimostrazione di quanto possa essere efficace la collaborazione tra la Cina e le aziende americane, con buona pace del presidente Donald Trump.

Xiaomi Mi A3 si colloca sulla fascia medio-bassa, 249 Euro di listino con una scheda tecnica di tutto rispetto, ma soprattutto va a infoltire la schiera di smartphone Android One, equipaggiati con il software nudo e crudo di Android, in una versione appositamente rilasciata da Google e aggiornata con regolarità per 3 anni.

Ancora una volta siamo di fronte ad uno smartphone solido e capace di imporsi sul mercato guardando ad un vasto pubblico, verrebbe da dire che Xiaomi non sbaglia più un colpo, ma bando alle ciance, vi diciamo qualcosa in più nel nostro video.

Video Anteprima Xiaomi Mi A3

Tutti i dettagli su Xiaomi Mi A3 sono nel nostro articolo di presentazione, qui vogliamo piuttosto parlarvi di qualche sensazione dei primi minuti e aggiungiamo qualche considerazione.

Il design non ci ha colpito, troppo simile ai vari Huawei P Smart 2019, Huawei P30 Lite e Honor 20 Lite, le scritte in orizzontale sulla back cover e il posizionamento del gruppo ottico in alto a sinistra non lasciano molto spazio all’interpretazione, bene invece la qualità percepita grazie al vetro Gorilla Glass 5 posteriore e anteriore.
Il frame è in plastica ma abbiamo dovuto chiedere conferma tanto si presenta bene, soprattutto nella colorazione grigia, mentre in bianco e blu ha un po’ più l’aspetto “low cost”.

La cosa migliore di Xiaomi Mi A3 è la dotazione tecnica, a parte il buon processore Snapdragon 665 che lascia assolutamente tranquilli per consumi e prestazioni, ci ha stupito vedere assieme la porta jack audio da 3,5 mm, la porta IR, la porta Type-C, radio FM e connettività completissima, senza dimenticare la memoria UFS 2.1 veloce e espandibile tramite microSD.
Unica nota stonata l’assenza del chip NFC, perdonabile a nostro parere, ma tant’è.

Qualche dubbio vi sarà venuto leggendo le specifiche del display, AMOLED HD+ su una diagonale da 6 pollici, in realtà nei primissimi minuti non ci ha dato brutte sensazioni, la qualità del pannello c’è e maschera la risoluzione relativamente bassa e una luminosità massima contenuta, poi è un OLED, potrebbe già bastare.

Benissimo la batteria da 4030 mAh, anche perché le dimensioni sono tutt’altro che abbondanti (153.48 × 71.85 × 8.475 mm) così come il peso di 173 grammi, in mano quindi sta bene, non è troppo scivoloso e trasmette il giusto senso di solidità.

Il comparto fotografico è costruito a puntino per catturare l’utente medio, 48 MP, grandangolare e terzo sensore di profondità (evitabile) danno subito l’idea di qualcosa di completo, bisognerà però chiudere un occhio per le foto con poca luce, il Sony IMX 582 non è un animale notturno come abbiamo visto nella recensione di Xiaomi Mi 9T, gliela perdoniamo (come potremmo non farlo a 249 Euro?).

A tutto ciò va aggiunto Android One, che non ci stancheremo mai di dire, è perfetto per i prodotti di fascia bassa e media. La pulizia, semplicità e praticità della versione pura di Android è inarrivabile, senza contare i 3 anni di aggiornamenti garantiti e tempestivi, una rarità per chi non vuole mettere mano al portafoglio per uno smartphone di fascia alta.

Chi sta cercando uno smartphone che funzioni bene in tutto, che senza troppi fronzoli faccia il suo lavoro, possibilmente per qualche anno, ha probabilmente trovato il prodotto giusto.
Xiaomi Mi A3 è un bel mix di specifiche e design, hardware collaudato e software semplice, davvero difficile trovare un buon motivo per non consigliarvelo, ci proveremo nella recensione completa tra qualche giorno, ma la nostra esperienza ci fa già sentire odore di best buy.