Mentre Xiaomi battaglia con Huawei per il predominio sul mercato cinese, il produttore cinese pianifica l’espansione nei mercati internazionali, dopo un primo approccio avvenuto quest’anno. È stato il Brasile il primo paese in cui sono stati commercializzati i prodotti di Xiaomi, Cina a parte, seguiti da India ed Indonesia.

In una recente intervista il presidente degli affari internazionali di Xiaomi, Hugo Barra, ha parlato del rpesente e del futuro di Xiaomi nei mercati internazionali. Dopo aver trascorso parecchio tempo in India negli ultimi 18 mesi, con risultati considerati soddisfacenti, Barra non ha voluto giudicare l’andamento degli affari in Brasile ed Indonesia, reputandolo troppo prematuro.

Anche l’Africa rappresenta un ghiotto terreno di conquista per Xiaomi visto che da poco gli utenti hanno iniziato ad acquistare smartphone. Sud Africa, Kenya e Nigeria sono i mercati più appetibili che Xiaomi cercherà di conquistare con dispositivi affidabili ed economici allo stesso tempo.

Hugo Barra ha sottolineato l’importanza dello “sbarco” negli Stati Uniti, anche se solo con gli accessori. Il 2016 potrebbe vedere l’arrivo degli smartphone anche sul suolo americano, mente è previsto uno sforzo per rendere maggiormente disponibili i tanti gadget prodotti, come il Mi Purifier e la smartband Xiaomi Mi Band.

Non mancano piani per la realizzazione di un visore VR, attualmente mancante, insieme ad uno smartwatch, all’affollata griglia di prodotti di Xiaomi. Il 2016 si prospetta interessante per Xiaomi e potremo vedere le prime novità già al CES 2016 in programma nei primi giorni di gennaio a Las Vegas.

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